I 12 progetti per i Piani Urbani Integrati (Pui) a Catania non si fermano. Il tutto nonostante il taglio dei fondi annunciato dal governo nazionale sul Pnrr. Lo dice l’amministrazione comunale di Catania guidata da Enrico Trantino, che aveva fatto proprio del dialogo con associazioni e stakeholder sui Pui il primo atto della propria sindacatura, con un mese di incontri nella sala consiliare tra cittadini, sindaco e vicesindaco, dirigenti comunali e progettisti. Finendo l’opera anche con sopralluoghi nelle aree oggetto di intervento. “L’ amministrazione – scrive il Comune – ha compiuto i passi decisivi per ‘mettere a terra’ cioè realizzare nei tempi previsti le opere dei Piano Urbani Integrati, una misura di rigenerazione urbana la cui attivazione già nella fase originaria del Pnrr è stata affidata ai Comuni. Un piano di interventi che per la città di Catania significa un investimento di 74 milioni di euro, che il Comune sta portando avanti malgrado nei giorni scorsi il Governo nazionale ha annunciato di voler dare una diversa copertura finanziaria ai Pui”.
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Iter in corso, progetti esecutivi il 31 agosto
L’iter, dunque, pare non essersi fermato. “Entro la scadenza stabilita del 30 luglio – prosegue la nota di Palazzo degli Elefanti -, sono stati aggiudicati e già rogati dal segretario generale Rossana Manno che ha coordinato uno specifico gruppo di lavoro interdirezionale, i contratti con le ditte affidatarie chiamate a realizzare i dodici progetti definitivi, che secondo il cronoprogramma, dovranno consegnare i documenti entro il 31 agosto. Atti fondamentali che costituiscono il presupposto per consegnare le opere alle aziende che sono aggiudicati gli appalti integrati con gli esecutivi, messi a bando dal Comune tramite Invitalia, per realizzare le opere del piano progettuale ‘Sintesi di margini urbani’ predisposto come studio di fattibilità dalla Direzione comunale Urbanistica”. Il Comune ricorda infine come nelle scorse settimane il sindaco Trantino e il vicesindaco La Greca hanno condotto una consultazione con le rappresentanze associative, suddivisa in una decina di incontri, alcuni dei quali direttamente nei luoghi come nel caso di Librino e San Berillo, per un confronto partecipato sulle concrete scelte progettuali. Secondo le previsioni i cantieri dovrebbero aprire entro l’anno in corso.
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Trantino: “Tra i Comuni siamo tra quelli più avanti”
”Tra i comuni italiani – ha spiegato il sindaco Enrico Trantino- siamo tra quelli più avanti nella fase attuativa per un investimento importante che incide in maniera importante sulla rigenerazione urbana, con opere rispettose dell’ambiente e nello stesso tempo di innovazione del territorio, nel vecchio San Berillo o Librino-Monte Po e altre zone, che non possono ancora attendere interventi migliorativi dei contesti urbani. Ringrazio per questo lavoro straordinario che seguo personalmente ormai da quasi due anni -ha aggiunto il sindaco Trantino, che nella precedente amministrazione aveva la delega all’urbanistica- il vicesindaco La Greca, il segretario generale Manno, i dirigenti Bisignani e Finocchiaro coi loro collaboratori tecnici e amministrativi, per questo importante risultato”.
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Le opere da realizzare nel quartiere San Berillo
I progetti da realizzare, nel corso degli incontri, sono state oggetto di osservazioni, correzioni e anche dure critiche da parte degli stakeholder dai territori. Tra queste quelle sul “Piano di riqualificazione San Berillo, che prevede la realizzazione di un “Urban Center” e di nuove sedi degli Uffici Comunali. Sempre nel quartiere San Berillo, in piazza della Repubblica, il completamento piano riqualificazione San Berillo – Parco Urbano – Piazza della Repubblica – Via Maddem, piazza Grenoble. Altro progetto, sempre a San Berillo, prevede la realizzazione di spazi pubblici a verde e pavimenti tra via Pistone e via delle Finanze. Vi è infine una delle opere più contestate nel corso dei lunghi incontri in Comuna, ovvero la “demolizione della palestra e realizzazione di parcheggio multipiano e sistemazione a verde piazza Pietro Lupo, giardino pubblico tecnologico”.
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Le opere da realizzare a Librino
Tre le aree interessate nel quartiere Librino. In viale Librino (ex area destinata a centro direzionale dal piano Tange/Lo Giudice) la realizzazione di un nuovo Parco con accesso all’attuale vegetazione in un’area da 17 ettari con accessi pedonali anche per la metropolitana ristrutturazione del plesso della scuola Brancati su viale Teodoro. Vie è inoltre in programma la realizzazione di una nuova palestra adibita al volley. Completa il quadro degli interventi a Librino la ristrutturazione parziale dell’impianto “Campo San Teodoro” attualmente affidato ai Briganti Rugby Librino, alla quale si aggiunge la realizzazione, su proposta della stessa società sportiva, di un’area per lo sport libero in luogo dell’iniziale proposta della ditta “Finepro” di un nuovo grande teatro all’aperto.
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Monte Po’ e Ognina
Tra le opere previste anche la realizzazione nell’area del “Parco Monte Po”, nei 28 ettari di proprietà comunale, di una “cerniera verde, attrezzature per lo sport, inclusione sociale, recupero e ripristino delle aree del fiume Acquicella”.
Prevista, infine, nell’area di Ognina, la riqualificazione dell’area adiacente la stazione ferroviaria di via Fiume e della vicina via Acireale e del sottopasso del nuovo (e mai completatato) viale De Gasperi, nei pressi dell’area dove sorgerà l’edificio “Zefiro A”, alto oltre 50 metri e progettato dallo studio “Base 51 architettura”.