Un 2022 in crescita per il mercato del lavoro in Italia: l’anno si è chiuso con la creazione di 374 mila nuove posizioni lavorative. E, fra queste, oltre 15 mila sono in Sicilia. Il dato, diffuso lo scorso 27 gennaio, viene dall’analisi delle Comunicazioni obbligatorie e delle Dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro e sono stati elaborati dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali (Mlps), dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). E l’incremento è dovuto quasi esclusivamente ai posti di lavoro a tempo indeterminato.
413 mila nuovi “indeterminati”, 19 mila in Sicilia
Sono stati infatti 413 mila i nuovi “lavoratori stabili” assunti nel 2022 e, secondo quanto scrivono Banca d’Italia, Mlps e Anpal, questo è avvenuto “a fronte di una sostanziale stazionarietà degli impieghi a termine e di un calo di oltre 50.000 unità dei contratti di apprendistato”. Una dinamica che si presenta anche nel contesto siciliano: nell’anno appena trascorso i nuovi “indeterminati” sono a quota 19.712, mentre il saldo è negativo sia per i posti a tempo determinato (meno 612) che per i contratti di apprendistato, scesi di 3.399 unità rispetto al 2021.
Saldo positivo dovuto alle trasformazioni dei contratti
Un cambiamento che si spiega secondo i tre enti con il cambiamento di prospettiva successivo alla fase di incertezza dovuta alla pandemia da Covid-19: “Nella prima fase dopo la pandemia, in un contesto di elevata incertezza, il recupero dell’occupazione era stato sospinto soprattutto dalle posizioni a tempo determinato; dalla seconda metà del 2021, quando la ripresa si è consolidata, le imprese sono tornate ad assumere con contratti permanenti e a trasformare le posizioni temporanee attivate nei mesi precedenti”, scrivono Bankitalia, ministero e Anpal. Le trasformazioni si attestano quindi a quota 785 mila in Italia, a fronte di 1,3 milioni di nuovi contratti e di 1,67 milioni di cessazioni. In Sicilia sono invece 38 mila i contratti a termine trasformati in indeterminato, oltre 76 mila le nuove assunzioni mentre le cessazioni sono state poco meno di 95 mila.
In Sicilia a trainare la crescita sono le costruzioni
A livello nazionale a trainare la ripresa delle assunzioni sono soprattutto i servizi, con un saldo netto tra attivazioni e cessazioni a fine 2022 a quota 111 mila unità. Seguono le costruzioni (72.937), il Turismo (72.384) e l’industria (72.364 unità), con il Commercio distanziato con un saldo comunque positivo di 44.726 nuovi posti di lavoro. In Sicilia è invece il settore delle costruzioni a segnare il saldo positivo maggiore, con 5.109 nuovi lavoratori nel 2022. Seguono Turismo (3.277), Servizi (3.227), Commercio (2.482), e Industria con 1.606.
Nell’ultimo trimestre 2022 meno 44 mila stagionali
Da sottolineare inoltre come il saldo sia positivo nonostante un rallentamento nell’ultimo trimestre 2022, con un saldo negativo di 9.551 unità nei Servizi. Ma è soprattutto il settore del Turismo a perdere lavoratori nel trimestre. Il settore, tra attivazioni e cessazioni nel confronto settembre – dicembre è in negativo di oltre 32.640 unità (meno 324 mila a livello nazionale). Una dinamica che, sottolineano i numeri, è chiaramente dovuta alla stagionalità dell’attività, che vede un calo complessivo dei contratti a tempo determinato di oltre 44 mila unità in Sicilia. A livello nazionale il saldo per i contratti a termine è di meno 542 mila.