Valgono oltre tre milioni di euro le donazioni in farmaci degli italiani nel 2019, quasi 110 mila euro quelle siciliane. Le confezioni raccolte sono 421.904, di cui 15.734 in Sicilia. Numeri importati e in crescita rispetto agli anni passati, ma la copertura del fabbisogno resta lontana. In Italia è stato soddisfatto il 40 per cento delle richieste, in Sicilia si è arrivati al 44. Accanto all’aumento delle donazioni aumentano anche le richieste, a causa dell’incremento della povertà. Meno disponibilità economica si ha, più diminuisce la capacità di curarsi. È qui che interviene la donazione di farmaci promossa dal Banco farmaceutico. Una giornata che, quest’anno, si è allargata a una settimana. Sarà possibile donare nelle farmacie aderenti dal 4 al 10 febbraio.
Raccolta in aumento
Servirebbero oltre un miliardo di farmaci donati per raggiungere l’obiettivo italiano della copertura al 100 per cento. La raccolta cresce: nel 2018 erano sotto la soglia del milione. Aumenta la richiesta, anche se diminuiscono gli assistiti: 529 mila nel 2018 e 468 mila nel 2019. Una tendenza opposta a quella siciliana, dove sono crescono gli assistiti (da 33 a 39 mila) ed è calato il fabbisogno, passando dagli oltre 43 mila del 2018 ai 35,5 mila farmaci del 2019. Ciò che accomuna l’isola all’intero territorio nazionale è la netta crescita del valore della raccolta: nel 2019 427 mila euro in più dell’anno precedente in Italia e 20 mila in Sicilia.
Ancora poche le farmacie aderenti
Nonostante aumentino negli anni, solo il 23 per cento di tutte le farmacie d’Italia aderisce all’iniziativa del Banco. Una quota che si abbassa al 13,6 in Sicilia. Gli esercizi che nel 2019 si sono messi a disposizione della raccolta sono stati 4.487 su 19.154 in tutta Italia, quasi 300 in più dell’anno scorso e oltre 600 rispetto a due anni prima. La Sicilia si è fermata poco sotto la soglia delle 200 attività farmaceutiche (194 su un totale di 1.427) aumentando il dato di 30 unità rispetto al 2018 e di 44 rispetto al 2017. La media italiana di raccolta è di 94 farmaci per ogni esercizio mentre in Sicilia è inferiore di dieci confezioni (circa 81). Il dato è in calo tra il 2017 e il 2019 in tutto il territorio. In Sicilia, in particolare, per ogni farmacia si conta una flessione che sfiora il 12 per cento. Ma la riduzione delle confezioni medie è compensata dall’aumento del numero di farmacie aderenti.
La copertura record di Catania
Palermo è la provincia siciliana che ha più farmacie che effettuano la raccolta (78 su 366), un numero di confezioni donate più alto (6.947) così come un più alto valore di donazioni (48.773 euro). È anche la città con più fabbisogno (21.125) e quella che lo soddisfa meno (33 per cento). L’unico capoluogo di provincia che secondo i dati 2019 del Banco farmaceutico copre la richiesta di farmaci , e di molto, ben il 192,7 per cento, è Catania. Nelle 23 farmacie aderenti su un totale di 324, sono state raccolte 1426 confezioni di farmaci per un fabbisogno di 740. Diecimila euro il loro valore. Ragusa è la provincia che ha incrementato di più il valore delle donazioni (96 per cento), passando dai 2.462 euro del 2017 ai 4.839 del 2019. Messina è la seconda, dopo Palermo, per valore economico della raccolta: 23.337 euro per 3.132 confezioni. Siracusa arriva invece a 13.242 euro per 1.849 confezioni di farmaci, Agrigento a 3.082 euro per una raccolta di 452 farmaci mentre a Trapani sono stati donati 1.161 farmaci per un valore di 6.693 euro.