Il 2 settembre 2019 è iniziata la cosiddetta fase 2 del Reddito di Cittadinanza. Dopo il via alla distribuzione del reddito dallo scorso marzo 2019, si passa adesso alla fase delle convocazioni nei centri per l’impiego. Nel frattempo però, si stringe la morsa della Guardia di Finanzia su chi cerca di fare il furbo.
I centri per l’impiego hanno un mese per convocare le persone interessate e i beneficiari stanno ricevendo le prime convocazioni tramite email. Il primo passo è presentarsi, secondo data e ora comunicate, al centro per l’impiego di riferimento per la presa in carico e sottoscrizione del patto di servizio.
Si dovrà quindi compilare un modulo in cui dovranno indicare i dati anagrafici e le proprie competenze lavorative, nonché esperienze pregresse e periodo di disoccupazione. La convocazione presso i Centri per l’Impiego serve per il collocamento professionale.
In questi mesi di “stipendio governativo” non tutti hanno seguito le regole e in molti hanno cercato di avere accesso alla misura pur non avendone il diritto. Dai controlli effettuati nei mesi scorsi i livelli di frode si attestano tra il 60-70 per cento dei casi. Proprio per questo la Guardia di Finanza ha predisposto una direttiva sui “controlli da eseguire nei confronti dei percettori del Reddito di cittadinanza”.