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Reddito di cittadinanza, a Palermo gli assegni più ricchi

L'isola si conferma la seconda regione per numero di famiglie coinvolte e importo medio del contributo. I dati dell'Inps

Conteggio aggiornato di di reddito e pensione di cittadinanza: al 7 gennaio 2020, 1,6 milioni di nuclei hanno presentato domanda. Quelle accolte sono 1,1 milione, 88 mila sono in lavorazione e 457 mila (più di una su quattro) sono state respinte o cancellate. lo affermano gli ultimi dati dell’Inps. Le regioni del Sud e delle Isole, con 911 mila nuclei familiari, detengono il primato delle domande pervenute. E tra le famiglie che percepiscono l’assegno, in testa si confermano Campania (con il 19 per cento delle prestazioni erogate), Sicilia (17 per cento), Lazio e Puglia (9 per cento). Da sole, queste quattro regioni concentrano oltre la metà dei nuclei coinvolti.

Il reddito di cittadinanza in Sicilia

L’importo medio mensile erogato è di 493 euro, ma con importanti oscillazioni tra Sud (dove la media supera del 7 per cento quella nazionale), Centro (dove è inferiore dell’8 per cento) e Nord (dov’è più bassa del 14 per cento). Due famiglie sue tre percepiscono un assegno inferiore ai 600 euro, mentre per l’1 per cento l’importo superiore a 1.200 euro. La Sicilia non è solo seconda per numero di nuclei coinvolti. Lo è anche per assegno medio staccato ai percettori di reddito e pensione di cittadinanza: 545 euro. Ragusa è l’unica provincia dove l’importo è inferiore ai 500 euro, seppure resti oltre la media italiana. Palermo è invece quella dove gli assegni sono più abbondanti: sfiorano i 589 euro. Solo in provincia di Napoli il dato è più alto. Elevati sono anche gli assegni di Catania (545 euro) e Agrigento (531 euro).

Le famiglie escluse

Da aprile 2019 ad oggi, 56 mila famiglie, di cui 50 mila beneficiari di reddito di cittadinanza e 6 mila di Pensione di Cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio. I motivi di decadenza sono rinuncia del beneficiario (8 per cento dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (10 per cento), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (39 per cento) e infine variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (42 per cento).

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Paolo Fiore
Paolo Fiore
Leverano, 1985. Leccese in trasferta, senza perdere l'accento: Bologna, Roma, New York, Milano. Ho scritto o scrivo di economia e innovazione per Agi, Skytg24.it, l'Espresso, Startupitalia, Affaritaliani e MilanoFinanza. Aspirante cuoco, sommelier, ciclista, lavoratore vista mare. Redattore itinerante per FocuSicilia.

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