fbpx

Regione plastic free. Ma solo all’assessorato Ambiente

Svolta green alla Regione, che sposa la campagna del Ministero. Ma non tutti gli assessorati saranno plastic free. I dettagli

Sensibilizzare i dipendenti a uno sviluppo sostenibile ma soprattutto gestire rifiuti e imballaggi secondo la regola delle 4 R (riduci, riutilizza, ricicla e recupera) e nel frattempo risparmiare sui costi di gestione. È dell’otto gennaio il decreto dell’assessore regionale a Territorio e Ambiente, Salvatore Cordaro, che sposa la campagna plastic free del ministero dell’Ambiente. Attenzione però: non si tratta di un’adesione tout court. Come si legge sul documento si applica “nelle strutture dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, nonché nelle strutture sotto il controllo e la vigilanza dello stesso”. Insomma, riguarda solo gli ambienti e i dipendenti legati all’assessorato guidato da Cordaro. Una tra i più grandi con circa 430 dipendenti.

Niente più bottiglie di plastica

Sono diverse le predisposizioni particolari previste nel decreto regionale plastic free, a cominciare dall’eliminazione dell’utilizzo e fornitura di bottiglie d’acqua o bevande in plastica. Dagli uffici regionali fanno sapere che, con un accordo con il Consorzio imballaggi alluminio (Cial), i dipendenti saranno dotati nei prossimi giorni di borracce in alluminio riciclato. Potranno essere riempite con acqua filtrata e refrigerata da distributori direttamente collegati alla rete idrica dello stabile. Sono due, sono costati 3.880 euro più iva, e per installarli si è anche provveduto a lavaggio e sanificazione della cisterna di riserva d’acqua con shock chimico, secondo il protocollo delle linee guida per il controllo della legionella. Una procedura che “non si sa neanche da quanto tempo non si faceva”, dicono dagli uffici e che insieme alla pulizia dei filtri dovrà essere ripetuta nel tempo con costanza per garantire pulizia e potabilità.

Leggi anche – Tanti i Comuni siciliani plastic free. Ma non tutto è rose e fiori

Raccolta differenziata: Palermo ko, assessorato ok

Tutti i dipendenti e chi, in generale, frequenta l’assessorato dovrà stare attento a dove mette i rifiuti. Sebbene a Palermo la raccolta differenziata non sia attiva, è stato fatto un accordo con la Rap, l’azienda che gestisce la raccolta nel capoluogo. All’Ambiente sono dunque stati consegnati i contenitori differenziati per i rifiuti. Per ridurli il più possibile, comunque, il no alla plastica è pensato anche per i locali commerciali, ovvero per il bar interno. “Ha abolito l’uso della plastica servendo caffè e bevande in contenitori ecologici ed utilizzando materiali biocompostabili”. Oggetti in plastica monouso così come contenitori per alimenti o bevande in polistirene espanso sono inoltre banditi anche durante eventi e/o riunioni organizzati, patrocinati o finanziati dall’assessorato regionale.

Asciugamani, sapone e carta igienica

Oltre alle azioni di risparmio e riciclo legate al comportamento delle persone ce ne sono alcune legate al funzionamento della macchina del dipartimento. Parliamo di toner per stampanti, lampadine e anche di sapone, asciugamani e carta igienica. Anche per i dispenser di sapone si è fatto un accordo per non pagare nulla con un comodato d’uso a titolo gratuito. Carta igienica e asciugamano in carta riciclata sono stati acquistati invece da Tetra Pack. Quasi 24 mila euro il costo annuale. Una scelta che secondo i calcoli consente, in un anno, “di recuperare 110.358 cartoni per bevande di tipo Tetra Pack da 1 litro, di salvare 52 alberi di medie dimensione e di evitare l’emissione in atmosfera di 2.886 KG di CO2”.

Illuminazione a led: un risparmio di 82 mila euro

L’illuminazione è la voce che secondo le analisi dell’assessorato garantirà il risparmio economico maggiore. Spariranno le vecchie lampadine per fare posto a tubi fluorescenti e lampade a led. Strumenti di illuminazione che alla Regione, specificano, oltre a un risparmio in termini economici consentono anche “una visione più chiara e quindi meno stancante per gli occhi”. Due le trance per sostituire tutti i punti luce. Per la prima fase, la stima di risparmio è di 47.500 euro a fronte di una spesa di sei mila e trecento euro più iva. Per la seconda si prevede una spesa simile ma un risparmio di 82 mila euro. Un ulteriore risparmio di circa il 20 per cento sul consumo energetico annuo è inoltre previsto con l’installazione di temporizzatori sui quadri elettrici. In pratica le luci si spegneranno da sole risolvendo il problema di qualche dipendente sbadato. Il costo dei timer è di 1.500 euro più iva.

Stampanti e toner green

Negli uffici arriveranno presto anche nuove stampanti con toner “green”. I toner, con requisiti ISO 14021:2016, costano circa sei mila euro. Le stampanti invece saranno prese a noleggio al costo di circa mille euro al mese. Anche in questo caso si sottolineano le specifiche ISO classe 5 che “consentono una riduzione del consumo di energia elettrica fino all’80 per cento, una riduzione dei rifiuti generati da materiale di consumo ed imballaggi e la non emissione di polveri sottili”.

- Pubblicità -
Desirée Miranda
Desirée Miranda
Nata a Palermo, sono cresciuta a Catania dove vivo da oltre trent'anni. Qui mi sono laureata in Scienze per la comunicazione internazionale. Mi piace raccontare la città e la Sicilia ed è anche per questo che ho deciso di fare la giornalista. In oltre dieci anni di attività ho scritto per la carta stampata, il web e la radio. Se volete farmi felice datemi un dolcino alla ricotta

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Iscriviti alla newsletter

Social

21,128FansMi piace
511FollowerSegui
357FollowerSegui
- Pubblicità -

Ultimi Articoli