In attesa che le novità approvate dal governo vengano pubblicate in Gazzetta ufficiale, Resto al Sud sembra ingranare la quarta: finora i progetti approvati in Sicilia sono 581, ovvero più di due mila posti di lavoro. L’incentivo rivolto ai giovani del Mezzogiorno offre diversi vantaggi. Ma soprattutto la possibilità di creare impresa senza dove abbandonare la propria terra. Domenico Arcuri, AD di Invitalia, ospite all’Università di Palermo, ha ribadito come “nessuno sia contento di lasciare la propria comunità per andare a cercare fortuna in un altro luogo del mondo” ed è convinto “che sia possibile accrescere ulteriormente questi numeri, anche perché la dotazione è molto abbondante”.
In Sicilia investimenti per 37 milioni
L’incontro di Palermo ha consentito perciò di evidenziare i numeri siciliani: i 581 progetti approvati con investimenti previsti superiori ai 37 milioni di euro hanno creato 2.213 posti di lavoro. Il 30 per cento delle iniziative è localizzato in provincia di Palermo, seguita da Catania (19), Messina (16), Trapani (9), Siracusa (8), Agrigento (7), Caltanissetta (5), Ragusa (4), Enna (3). Il settore trainante è di gran lunga quello turistico-culturale, con circa il 50 per cento dei progetti imprenditoriali, seguito dalle attività manifatturiere e artigianali (20) e dai servizi alla persona (19).
Primato per enti accreditati
Le banche convenzionate per la concessione dei finanziamenti sono 24 in tutta la regione, per un totale di oltre mille filiali. La Sicilia, inoltre, è al primo posto per quanto riguarda gli enti accreditati che forniscono supporto gratuito per la presentazione della domanda: sono 54, pari a quasi il 30 per cento di quelli presenti nelle dieci regioni in cui è attivo Resto al Sud.