fbpx

Rischio idrogeologico, chi fa cosa: una direttiva per stabilire i ruoli degli enti

Il documento stabilisce "le azioni di previsione, prevenzione e protezione nel contrasto al rischio idrogeologico" mettendo nero su bianco i ruoli di tutti gli enti coinvolti

Sul rischio idrogeologico la Regione siciliana ha definito i ruoli di tutti gli enti coinvolti, Protezione civile, Autorità di bacino e Commissario: è il contenuto di una direttiva per la salvaguardia del territorio emanata nelle scorse ore dal presidente Renato Schifani. Il documento stabilisce le azioni di previsione, prevenzione e protezione nel contrasto al dissesto idrogeologico. Mettendo nero su bianco le azioni di tutti i soggetti coinvolti nella gestione della mitigazione del rischio e fare chiarezza su compiti e ruoli. Nello specifico, alla Protezione civile saranno affidate la fase della gestione delle criticità e la programmazione dei necessari interventi di messa in sicurezza. All’Autorità di bacino, la pianificazione dei livelli di rischio attraverso il Piano per l’assetto idrogeologico (Pai) e l’individuazione delle priorità di intervento. All’Ufficio commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico, la programmazione e l’attuazione degli interventi.

Vivibilità della Sicilia in gioco

“Abbiamo posto le basi per avviare un più efficace coordinamento delle forze e delle risorse impiegate nella tutela del territorio”, afferma Schifani. “Ci impegniamo a garantire una maggiore tempestività degli interventi, puntando principalmente sulla prevenzione. La mitigazione del rischio idrogeologico è uno degli obiettivi prioritari del mio governo. Perché legata non solo alla sicurezza ma anche alla vivibilità di gran parte della Sicilia”. La direttiva, redatta dall’Autorità di bacino della Presidenza, è stata condivisa dal dipartimento regionale di Protezione civile e dalla Struttura commissariale per il contrasto al dissesto idrogeologico. “Per l’attuazione dei vari aspetti, i soggetti deputati alle diverse attività”, si legge nel documento, “in coordinamento tra loro, costituiranno specifici accordi istituzionali. Accordi attraverso i quali regolamentare le attività tecniche da porre in essere”.

I compiti degli enti territoriali

Gli enti territoriali, in considerazione della loro presenza capillare, avranno il compito di stilare mappe integrate degli scenari di rischio. Mappe che serviranno a definire il Documento di indirizzo alla progettazione (Dip), in cui sono indicate le soluzioni progettuali che verranno sviluppate con gli studi tecnici necessari. La direttiva prevede, inoltre, attività di monitoraggio e manutenzione delle opere. Esse saranno realizzate dai vari enti coinvolti, come anche la revisione e l’aggiornamento del Pai da parte dell’Autorità di bacino.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli