La regione Sicilia è quest’anno la prima ad aprire il periodo dei saldi, il 2 gennaio, mentre nella stragrande maggioranza delle altre regioni i saldi partiranno il 5 gennaio. Federconsumatori Sicilia, per questo, ancor più che negli anni scorsi invita alla prudenza: la proiezione è che circa il 48 per cento delle famiglie siciliane (cioè circa 961 mila) faccia acquisti a partire dal 2 gennaio e fino alla fine dei saldi. La spesa media per famiglia sarà di circa 208 euro, con un conseguente giro di affari ipotizzato che sfiora i 200 milioni di euro.
L’impatto del Black Friday
Fare stime su quante famiglie faranno acquisti durante la stagione “ufficiale” dei saldi – ammette Federconsumatori – è molto difficile. Un po’ perché i saldi sono stati di fatto liberalizzati, con una legge regionale e con eventi fuori calendario come il Black Friday. Il punto non sarebbe tanto un impatto complessivo sui consumi (eventuali cali dopo il 2 gennaio potrebbero essere bilanciati dalla spesa già affrontata da novembre in po). Il problema, spiega l’organizzazione, è piuttosto che con il proliferare delle offerte e degli sconti è sempre più difficile isolare i commercianti che fanno i furbi. “Avere più occasioni di risparmio – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia Alfio La Rosa – è sempre meglio che averne di meno, ma bisogna stare molto attenti a non farsi raggirare. Siamo certi che la maggior parte dei commercianti si comporterà in modo corretto, ma preferiamo comunque invitare i consumatori a stare molto attenti ai prezzi”. Federconsumatori Sicilia, per questo, ha aggiornato il suo decalogo di consigli per affrontare i saldi invernali senza rischiare di essere raggirati.
Dieci consigli per affrontare i saldi
La raccomandazione più importante sui saldi è quella di verificare, prima della loro partenza ufficiale, il prezzo del prodotto che si intende acquistare, anche fotografandolo con il cellulare, per avere una prova certa del prezzo originario. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto ed evitare le “furbate” di qualche commerciante scorretto.
- Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.
- Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.
- I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
- Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
- Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
- Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
- Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.
- Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
- Per gli acquisti online è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di vendita: condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.
- Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o rivolgendosi presso le sedi territoriali di Federconsumatori Sicilia.