L’intenzione del governo è quella di attuare una progressiva riduzione della tassazione per le famiglie. A tal fine il ministro dell’Economia Gualtieri ipotizza di inserire nella legge delega sulla riforma fiscale, la rimodulazione delle attuali aliquote Irpef e degli scaglioni che porterebbe a una loro riduzione.
Aliquote e scaglioni Irpef oggi
Le aliquote Irpef attualmente applicate sono 5, così come gli scaglioni di reddito.

A partire dal secondo scaglione in poi le aliquote si applicano solo sulla parte di reddito che eccede quello dello scaglione precedente. Ad oggi non paga l’Irpef chi percepisce redditi in no-tax area, ovvero fino a 8.174 euro all’anno.
Come potrebbero cambiare
Le ipotesi in campo sono diverse. Quella voluta dal presidente Conte, e che sembra prendere piede, consiste nell’unificare le prime due fasce di reddito con un’unica aliquota del 20 per cento. Le aliquote diventerebbero così tre al posto delle cinque attualmente esistenti. La riforma andrebbe così a beneficio del ceto medio (le fasce di reddito minime e quelle più alte rimarrebbero inalterate oppure verrebbe incrementata l’aliquota sui redditi più alti, oltre i 75 mila euro). Una misura ambiziosa che cercherà di finanziarsi dal probabile taglio alle detrazioni per i redditi alti, dalle detrazioni fiscali riconosciute solo a chi paga in modo tracciabile e dal piano previsto all’evasione fiscale. Al contempo le due forze di maggioranza, M5S e PD, ragionano su altre ipotesi già inserite nel proprio programma cercando di fare una quadra. Progetti molto diversi ma che rivelano un intento comune, ovvero quello di ridurre le tasse sui redditi da lavoro.