SiciliaFiera, il grande centro fieristico inaugurato un anno fa a Misterbianco nella ex fabbrica “Fratelli Costanzo” si espande. Ai due capannoni esistenti e operativi dalla fine del 2022, che hanno già visto al loro interno decine di eventi fieristici, alcuni di portata nazionale come Didacta ed Ecomed, si aggiungono due edifici ristrutturati e pronti per accogliere nuovi eventi. Pochi minuti fa il Consiglio comunale della città alle porte di Catania ha detto “sì” all’operazione: con 14 voti favorevoli e sei contrari anche a questi edifici si applicheranno i benefici del “decreto Semplificazioni” del 2021. La ditta Experia Group, proprietaria degli immobili, potrà operarvi dentro senza cambio di destinazione d’uso. E senza i relativi oneri da versare all’amministrazione.

Estesa la convenzione dello scorso anno
Il voto del Consiglio di Misterbianco non ha fatto altro che estendere ai due nuovi capannoni (identificati con i numeri “59” e “60” nelle planimetrie allegate alla delibera) la convenzione già approvata il 7 settembre dello scorso anno e firmata due giorni dopo dall’azienda della famiglia Di Cavolo di Paternò. La convenzione si rifà a quanto previsto dall’articolo 23 quater del Dpr 380 del 2001, introdotto con il decreto Semplificazioni nel periodo Covid dal governo Conte. In sintesi, la norma prevede per gli edifici abbandonati, al fine di avviarvi all’interno iniziative di interesse pubblico, l’agevolazione di poter operare senza cambi -onerosi – di destinazione d’uso. Nel caso specifico permetterà ad Experia un risparmio “di almeno un altro milione di euro”, come ricordato dall’ex vicesindaco nella giunta Di Guardo, e oggi consigliere d’opposizione del gruppo Sicilia Futura, Matteo Marchese.
Dubbi dell’opposizione su eventuale “danno erariale”
Con la convenzione, partita lo scorso anno e della durata di “cinque anni più due”, l’iniziativa di SiciliaFiera era già stata giudicata lo scorso anno dal Consiglio rientrante negli interessi pubblici descritti dalla norma. E il pagamento degli oneri per il cambio di destinazione dei due nuovi locali industriali aggiunti “verrà solo posticipato al termine della convenzione”, secondo il consigliere di maggioranza del gruppo “Guardiamo Avanti” Antonino Anzalone. Una posizione che vede però dubbiose le opposizioni. Per Marchese si potrebbe configurare, vista la “poca chiarezza della norma” un eventuale danno erariale. Il consigliere Igor Nastasi va oltre, presentando per iscritto un lungo documento con il quale motiva il voto contrario di “Attiva Misterbianco”. Nel documento cita autorizzazioni, come quelle antincendio e quelle relative ai bagni “non reversibili”, che non sarebbero a norma. Nastasi promette l’invio della documentazione “alla Corte dei Conti”. Sul tema della giusta interpretazione della norma da parte del Consiglio comunale peserebbe inoltre la possibilità che l’autorizzazione dovesse essere data “prima di eseguire i lavori” come sostengono Marchese e Nastasi. Tema sul quale l’architetto Luigi Lo Presti, a capo dell’ufficio tecnico del Comune, sembra non avere dubbi: “Già nella richiesta dello scorso anno si parlava del progetto di espansione”, ricorda. “Su questo si esprimerà anche l’Ordine nazionale degli Architetti” conclude l’esponente dell’opposizione alla giunta Corsaro, e anche lui architetto, Nastasi. Nel corso della seduta, avviatasi il 3 ottobre e conclusasi dopo un rinvio intorno alle 20.30 di oggi, è stato anche approvato un contributo straordinario di 130 mila euro chiesto dall’amministrazione alla Regione siciliana per coprire vari oneri, come l’ospitalità ad autorità, nell’evento fieristico “Didacta”. Il contributo, che verrà inseriro a Bilancio, coprirà la manifestazione nell’edizione di quest’anno.