“La “zona gialla” in Sicilia, decisa dal ministro per la Salute – che ho sentito poco fa al telefono – non coglie di sorpresa nessuno. È, purtroppo, il risultato del fatto che nell’Isola, negli ultimi mesi, da un lato si è verificata un’intensa propaganda contro il vaccino, dall’altro è arrivato un ingente flusso di turisti, per la fortuna dei nostri operatori, direi. Non cambia molto col “giallo”, ma il passaggio di colore deve suonare come un campanello d’allarme”. A dichirarlo il presidente della regione Siciliana Nello Musumeci.
I numeri
La zona gialla sarà attiva da lunedì 30 agosto. La decisione è stata presa sulla base dei dati comunicati ogni settimana. Con aggiornamento al 24 agosto, come si legge sul sito dell’Istituto superiore di sanità, la Sicilia conta il 19,4 per cento dei posti letto occupati da degenti Covid e il 12,1 di quelli di terapia intensiva. In termini numerici risultano positivi 26525 persone di cui 778 riceverate con sintomi. In terapia intensiva ci sono 103 persone. Il rischio è considerato “moderato ad alta probabilità di progressione”.
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Cosa cambia
A partire da lunedì sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, sempre. Sono consentiti gli spostamenti tra Regioni o Comuni e bar, ristoranti rimarranno aperti ma al tavolo potranno sedere al massimo quattro persone. Rimane con l’obbligo di green pass al chiuso così come per le palestre, i parchi a tema, le fiere e i congressi. I negozi rimarranno aperti senza limitazioni. Sospese le attività in sale giochi e sale scommesse. Non ci sarà il coprifuoco.
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Valutate ulteriori restrizioni
“Mi aspetto che i siciliani non vaccinati contro il Covid – prosegue – sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos’altro deve accadere perché si convincano? Se nella terapia intensiva dei nostri ospedali vanno quasi tutti i non vaccinati, si vuole finalmente prendere contezza della necessità di proteggersi? La mia ordinanza sulla vaccinazione nei 55 Comuni più esposti è operativa. Valuterò domani se estenderla a tutti i centri sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale”.
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Vietata “acchianata” a Santa Rosalia
Il sindaco Leoluca Orlando, tenendo conto degli effetti dell’emergenza legata al Covid 19 e all’aumento dei contagi, ha disposto la emanazione di un’ordinanza che vieta nei giorni 3-4-5 settembre il transito pedonale per accedere dalle pendici sino alla vetta di Monte Pellegrino e, in particolare, lungo la via Santuario Monte Pellegrino (scala vecchia). Di fatto, non sarà consentita la tradizionale “acchianata”. Dal 3 al 5 è, pertanto, disposta una maggiore presenza sul posto di pattuglie della Polizia municipale e la istallazione di transenne metalliche.