La Regione Siciliana è tra le prime ad aver avviato un programma d’intervento per il
monitoraggio e l’analisi dei problemi di salute dei lavoratori, o ex lavoratori di
aziende, fabbriche e siti industriali in zone ad alto rischio ambientale. I risultati degli
studi saranno oggetto di pubblicazione in sinergia con l’ISS.
Esposizione all’amianto
Nell’ambito del programma d’intervento, fino al 2020 sono stati censiti in tutta la
regione 9228 lavoratori potenzialmente ex esposti ad amianto di cui 1457 già in
carico dagli SPRESAL (servizi di prevenzione e salute dei lavoratori) dei Dipartimenti
di prevenzione, principalmente nelle tre aree oggetto di indagine (San Filippo del
Mela-Milazzo, Augusta-Priolo, Gela). In particolare, lo studio ha interessato lo stato di salute degli ex lavoratori della Sacelit (San Filippo del Mela) e della Eternit (Siracusa) e dei lavoratori del petrolchimico di Gela. Il programma prevede un protocollo diagnostico di monitoraggio mirato che consente di individuare attraverso metodiche avanzate di diagnosi clinica e strumentale eventuali lesioni in fase precoce.
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Turmori a stomaco, pleura e polmoni
I risultati delle indagini svolte su una coorte di ex lavoratori di aziende di produzione
di manufatti in cemento-amianto (complessivamente 1128 ex lavoratori) mostrano
un’elevata presenza di malattie amianto-correlate, in particolare tra gli uomini.
L’analisi della mortalità ha evidenziato tra gli uomini rischi in eccesso per asbestosi e
per i tumori maligni (TM) dello stomaco, della pleura e dei polmoni.
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Sorveglianza sanitaria
Anche i risultati delle analisi condotte su lavoratori del comparto petrolchimico
(5.627 soggetti) confermano quanto emerso in precedenti studi riguardo ad eccessi
per tumore del polmone e dei ricoverati per malattie respiratorie acute e genito-
urinarie (in misura maggiore tra gli operai rispetto agli impiegati). L’esito dello studio evidenzia l’importanza del programma di sorveglianza sanitaria nei lavoratori che i Servizi di Medicina del lavoro delle ASP siciliane hanno avviato nelle aree a rischio ambientale nell’ambito del programma organico di interventi sanitari varato dalla regione estendendo le condizioni oggetto di monitoraggio al follow up a ulteriori categorie diagnostiche.