Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha visitato stamane, insieme all’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, il cantiere sull’autostrada Siracusa-Gela, nei pressi di Rosolini, dove attualmente l’autostada ha il suo termine, e ai confini anche dei comuni di Noto e Ispica. il tratto attulmente in costruzione dovrebbe collegare Siracusa con la periferia di Modica. “Grazie al Consorzio per le autostrade della Regione – sottolinea il governatore – stiamo andando avanti velocemente in un’opera di straordinaria importanza per la nostra Isola. Contiamo per settembre di inaugurare altri nuovi chilometri di percorso”. Musumeci sottolinea come il lavoro del Cas sia stato possibile grazie a una “opera di rivitalizzazione svolta dal nostro governo. Abbiamo dotato il consorzio, che abbiamo trovato quasi come una scatola vuota, ora ha un consiglio di amministrazione un direttore ma continua ad avere carenze di risorse tecniche. nonostante questo realizza queste strutture”.
“Chiediamo 1,5 miliardi per le strade provinciali”
Nel corso della visita ispettiva Musumeci ha anche rilasciato alcune dichiarazioni relativamente allo stato delle strade siciliane, descrivendo come “criminale lo stato di abbandono dei 15 mila chilometri di strade provinciali, che dipendono da una legge del precedente governo”. Sullo stato di degrado dei collegamenti interni nell’isola, tema già affrontato da Musumeci nel corso di un incontro con Cgil per la presentazione del Piano del lavoro per la Sicilia del sindacato, il governatore ha sottolineato come queste non siano di competenza della Regione, e “sono passati 20 mesi da quando abbiamo chiesto un commissario con poteri speciali con fondi da 1,5 miliardi di euro”. Al momento, nessuna risposta. Spazio anche al mancato completamento del viadotto Himera, che da ormai quattro anni divide la Sicilia Est ed Ovest lungo la Palermo Catania. “Siamo stanchi non ce la facciamo più ad essere trattati da questo governo come se fossimo una colonia. Se a Genova in un anno si può ricostruire un grande ponte non si capisce perché in Sicilia un pilone non possa essere rimesso su in un anno. E ne sono passati cinque”.
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