Ventinove lavoratori della Logistica mediterranea sono stati licenziati e altri settantadue della ditta Sinergia sono in procinto di perdere il posto di lavoro. Una conseguenza, secondo quanto denunciato da Filcams Cgil di Catania, della vendita del gruppo Sma spa. Logistica Mediterranea Srl contava 29 lavoratori esternalizzati da Sma Spa dall’Ottobre del 2013, e la cessazione della commessa è prevista il prossimo 31 agosto. La Filcams di Catania ha richiesto un incontro urgente alla Prefettura per cercare soluzioni di tutela occupazionale e legale per i lavoratori coinvolti.
La Filcams Cgil ha inoltre richiesto più volte la proroga della procedura poiché è attivo un tavolo regionale dove in queste settimane si discute la cessione dei trentatré punti vendita alla Fratelli Arena Spa e al Gruppo Radensa (marchio Crai), ma anche di un accordo chiuso nel 2013 tra Sma e LogMed che pare abbia previsto una clausola di salvaguardia proprio per quei lavoratori esternalizzati. È d’obbligo l’uso del condizionale perché il tutto è vincolato da norme di riservatezza. Filcams Cgil comunica di aver comunque deciso di non firmare la chiusura della procedura di licenziamento.
Per Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil Catania: “La crisi della grande distribuzione e le manovre che le grandi aziende del settore stanno avviando, continuano a mietere licenziamenti nel nostro territorio, specialmente a danno dell’anello più debole della filiera e cioè i lavoratori della logistica che dopo la crisi Abate, ad oggi contano circa 150 licenziamenti eseguiti ed altri in arrivo. Abbiamo chiesto al “tavolo” del Centro per l’impiego di prendere tempo per poter difendere questi lavoratori nell’ambito del “tavolo” regionale di Sma. Ci verrebbe così concessa anche la possibilità, attraverso l’intervento delle istituzioni, di rendere esigibile e trasparente un accordo tra imprese che prevedeva probabilmente delle clausole di salvaguardia di Sma per i lavoratori coinvolti”.
“Le zone d’ombra del sistema logistico della grande distribuzione organizzata aumentano – continua Foti- poichè cessano la propria attività le aziende che per lo più rispettano i contratti nazionali al contrario di aziende, cooperative e consorzi dove vige la totale anarchia contrattuale”.