Nessuna soluzione. Il tavolo di confronto voluto dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli con armatori e autotrasportatori per cercare di risolvere il problema dei rincari delle autostrade del mare non ha portato a una risoluzione. Se ne ridiscuterà la prossima settimana, sempre a Roma, ma intanto non ci sarà la sospensione dei rincari. Le proteste annunciate, afferma Pino Bulla, vice presidente dell’associazione di categoria Assotir hanno interessato soltanto i porti di Catania e Palermo. In Sardegna sembra non abbia avuto nessun blocco nei porti. L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone, ha nel frattempo ottenuto lo stop alle contestazioni.
Respinto blocco prezzi per una settimana
“Siamo soddisfatti della disponibilità della ministra e del suo vice, ma gli armatori continuano a non voler fare un passo indietro e questo non va bene”, afferma Bulla. Il riferimento è in particolare alla richiesta della ministra di bloccare o quantomeno calmierare, per almeno una settimana, l’aumento dei prezzi. Questi sette giorni sarebbero stati usati per verificare eventuali disponibilità da parte del governo così da aiutare le parti, ma i rappresentanti presenti dei gruppi Grimaldi, Grandi navi veloci e Onorato “non hanno accolto l’invito”, dice Bulla. “Dicono che non possono permetterselo”. La riunione tra sette giorni ci sarà lo stesso, questa volta anche alla presenza dei governi regionali di Sicilia e Sardegna, ma nel frattempo gli aumenti dei costi delle autostrade del mare sono già in atto.
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Stop alle proteste in Sicilia
A questo primo incontro, infatti, non sono stati invitati i rappresentati delle due isole. Una scelta contestata dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone. Non solo ha puntato il dito contro il governo nazionale, ma ha deciso di fare da sé, convocando una riunione straordinaria della Consulta regionale dell’Autotrasporto. “Dopo un confronto durato due ore – ha dichiarato Falcone in una nota – gli autotrasportatori hanno convenuto sulla richiesta del governo Musumeci di sospendere ogni forma di protesta. Al contempo la Consulta regionale ha deliberato all’unanimità di chiedere al governo nazionale, nella riunione che dovrà tenersi la prossima settimana, un ristoro per i disagi che gli autotrasportatori devono patire a causa della chiusura dell’A19 Palermo-Catania e dei relativi transiti alternativi fortemente penalizzanti, sul modello di quanto avvenuto per la Regione Liguria. Per quanto riguarda invece il rincaro dei trasporti marittimi, la Consulta chiede a Roma di adottare soluzioni idonee al fine di attutire e ridurre gli aumenti a carico degli autotrasportatori. Una di queste potrebbe essere l’estensione agli armatori, per i prossimi tre anni, del Mare bonus”