fbpx

Turismo “all’anno zero”. L’incognita del bonus vacanza

Nessun buono vacanza all'orizzonte. Le misure nazionali e regionali rimangono una teoria. Federalberghi chiede un cambio radicale e Federconsumatori meno burocrazia

Sconti e contributi per viaggiare sono stati annunciati sia a livello regionale che nazionale, ma le misure previste in favore del turismo non piacciono molto al mondo degli operatori. In primis proprio perché si tratta, ancora, di soli annunci dato che i decreti attuativi non ci sono. Da Federalberghi Sicilia ne chiedono uno apposito, che cambi regole e visioni e che, soprattutto, immetta davvero liquidità nel sistema, non sotto forma di credito d’imposta come si prevede con il bonus vacanza nazionale. Le misure previste inoltre, nasconderebbero insidie burocratiche e prevedono un uso della tecnologia che non tutti possono soddisfare tanto che, secondo Federconsumatori Sicilia, “non aiutano davvero”.

Il passaporto sanitario “fa male al turismo”

“Il bonus vacanza nazionale è entrato nel Dl Rilancio ma l’iter deve essere completato e ancora non sappiamo nulla. La stessa cosa vale per il voucher Sicilia. L’unica cosa che sappiamo – afferma il vice presidente di Federalberghi, Nincola Farruggio, è che durerà un anno e che la Regione pagherà parte del soggiorno e del biglietto di viaggio”. L’annuncio dell’assessore regionale al turismo, Manlio Messina, è ormai vecchio di settimane. La possibilità che parte del soggiorno in Sicilia possa ricevere un contributo da parte del governo Musumeci però, rimane ancora una teoria. D’altra parte non ci sono neanche le regole per potere arrivare nell’isola e la riapertura interregionale è prevista nei prossimi giorni. Proprio in queste ore, con l’arrivo di Guido Bertolaso alla gestione dell’emergenza in Sicilia, si stanno decidendo modalità e tempi di gestione dei non siciliani che dovessero arrivare nell’isola. “Indecisioni e incertezze come la possibilità di un passaporto sanitario o di quarantena fanno male al turismo. Giusto controllare, ma poi ci si deve potere muovere liberamente”.

Leggi anche – Lusso per salvare il turismo: la Sicilia ha bisogno di Cina e Usa

Puntare al turismo culturale settembrino

Nonostante non ci siano ancora dettagli, soprattutto sui tempi d’attuazione, Federalberghi considera la misura siciliana comunque migliore rispetto a quella nazionale. La chiave sta nel fatto che immetterebbe liquidità reale e immediata. “L’assessorato compra i servizi ovvero compra e paga direttamete agli operatori”. L’incognita tempo però pesa molto, “perché il turismo ha bisogno di programmazione”. Farruggio è inoltre convinto che visto che altri paesi europei hanno già fatto accordi per un turismo balneare “e non riusciamo ad essere competitivi”, la Sicilia dovrebbe pensare a qualcosa di diverso, sia come offerta che come tempistica. Il vice presidente di Federalbeghi punterebbe a un turismo culturale e destagionalizzato sebbene si dice convinto che “non esiste momento migliore per fare vacanza, con i massimi comfort, servizi personalizzati e nessuna calca. Tuttavia, sebbene “la Sicilia è in grado di offrire una buona sicurezza in tema sanitario, ormai la stagione è compromessa. Siamo all’anno zero del turismo. Per questo e per cercare di attrarre anche turisti non italiani, “puntare alle nostre peculiarità naturali e artistiche, magari a partire da settembre, sarebbe un’ottima scelta. D’altra parte – continua – il clima ci aiuta e le nostre bellezze non sono comparabili”.

Bonus vacanza come credito d’imposta

Diversa è invece la misura nazionale del bonus vacanza “che altro non è che un credito d’imposta e per questo ci convince ancora meno”. Le aziende turistiche chiedono liquidità e criticano quasi ogni passo fatto nei loro confronti da parte del governo centrale. “Il famoso ristoro che io chiamo ristorino, soltanto per il mese di aprile e per tutte le aziende a pioggia è mortificante”. Farruggio avrebbe preferito un decreto apposito per il settore che guardasse più a lungo termine e che prevedesse delle misure nuove anche perché “ancora l’80 per cento delle strutture in Italia è chiuso“. “Non si capisce o non si vuole capire che il turismo è un’altra cosa e un intervento generalizzato probabilmente costa pure di più”, aggiunge. E tra le cause principali che impediscono la riapertura, per Farruggio ha un grande peso il costo del personale. L’idea che Federalberghi Sicilia porta avanti è quella di trasformare la cassa integrazione in senso attivo. In pratica lo Stato continuerebbe a pagarla e le aziende garantirebbero al lavoratore la percentuale mancante. “Davanti a una situazione epocale occorrono regole nuove e una nuova mentalità. Il turismo sta soffrendo molto e ho dei seri dubbi che alla fine della cassa integrazione si possano mantere i livelli occupazionali”.

Difficoltà anche per i consumatori

Anche dal lato dei consumatori, ovvero gli utenti che dovrebbero accedere al bonus vacanza ci sono delle perplessità. Oltre al fatto che in tanti non hanno più ferie, il debutto fissato al primo di luglio taglia fuori chi ha scelto di andare in vacanza a giugno. E non tutte le strutture ricettive potranno accoglierli perché l’adesione alla misura è facoltativa. Inoltre, come spiega Alfio La Rosa di Federconsumatori Sicilia “la procedura è un po’ complicata da gestire”. Si parte al fatto che serve un’app e una identità diitale per fare richiesta del bonus “e già questo pone l’accento sul digital divide”. Va poi aggiunta la dichiarazione Isee e questo potrebbe significare file agli sportelli dei caf. La Rosa considera questa misura “sbagliata”, come quella che prevede un voucher e non un rimborso per chi non ha potuto godere del viaggio prenotato. Questa è anche “in contrasto con la normativa europea che ci ha mandato delle prescrizioni”.

- Pubblicità -
Desirée Miranda
Desirée Miranda
Nata a Palermo, sono cresciuta a Catania dove vivo da oltre trent'anni. Qui mi sono laureata in Scienze per la comunicazione internazionale. Mi piace raccontare la città e la Sicilia ed è anche per questo che ho deciso di fare la giornalista. In oltre dieci anni di attività ho scritto per la carta stampata, il web e la radio. Se volete farmi felice datemi un dolcino alla ricotta

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli