Sul nuovo sequestro da 16 milioni che ha riguardato Metec, la società a capo della holding da cui dipende lo stabilimento di termini Imerese Blutec, interviene la Ugl metalmeccanici, in una nota a firma del segretario nazionale Antonio Spera insieme al segretario regionale Angelo Mazzeo ed il reggentedella provincia di Palermo Lorenzo Giordano. “Il sequestro preventivo da parte della Procura di Torino, nell’ambito dell’inchiesta sulla distrazione di somme erogate da Invitalia per la trasformazione dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, rappresenta una nuova pesante mazzata. Chissà – si chiedono i sindacalisti – per quanto tempo ancora si dovrà aspettare affinché possa concretizzarsi il sogno Blutec e vedere ritornare al loro posto di lavoro i 700 dipendenti, che oggi rischiano anche di perdere quel poco di Cassa integrazione che stanno ricevendo, poiché sta scadendo il periodo già accordato. Chiediamo quindi ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro di non abbandonare queste famiglie, da troppo tempo illuse di poter riavere quello che hanno avuto improvvisamente tolto, ovvero l’occupazione. Chi per continuare a produrre e mantenere la famiglia, chi per completare gli ultimi anni di carriera lavorativa per accedere alla meritata pensione. Auspichiamo, dunque, che dai ministeri possa partire una proroga per la cassa integrazione e che in concomitanza della vertenza Blutec venga trovata una soluzione per le oltre 300 unità impiegate nell’indotto, che attualmente si trovano in regime di mobilità in deroga. Invochiamo quindi la pari dignità per tutti i lavoratori e ci auguriamo che tutto ciò sia discusso in un tavolo tecnico interministeriale che, anche nell’interesse della tenuta socio – economica del territorio termitano, speriamo, venga convocato quanto prima è possibile, considerata la gravità della situazione.”