Opportunità e ostacoli per lo sviluppo delle zone costiere del Sud-Est della Sicilia saranno al centro degli studi della Summer School “Reinventing coastal wetlands” a carattere residenziale che sarà avviata a Siracusa insieme al Massachusetts Institute of Technology di Boston (Mit). Il Mit-Italy Program (Misti) e il dipartimento di Ingegneria civile e Architettuara (Dicar) dell’Università di Catania hanno proprio in questi giorni avviato l’organizzazione congiunta delle attività che nascono dall’intuito e dalla sinergia dei professori Enrico Foti (Dicar) e Paola Malanotte-Rizzoli (Mit), insieme alla Co-Director dello stesso Mit-Italy Program, Serenella Sferza. La scuola estiva accoglierà, dal mese di giugno 2024, dieci studenti del Mit, una delle più importanti università di ricerca del mondo, e quindici dell’Università di Catania, sia ‘graduate’ che ‘undergraduate’, e punterà l’attenzione su una delle coste che a livello globale risulta tra le più densamente popolate, di elevato valore archeologico e ricca di biodiversità ma, allo stesso tempo, tra le più vulnerabili rispetto ai rischi associati ai cambiamenti climatici. Già dai prossimi giorni saranno diffuse le modalità per la candidatura.
Due settimane di lavoro con seminari interattivi
Sono previste due settimane di lavoro con seminari interattivi in lingua inglese con i docenti Malanotte-Rizzoli (Earth Atmospheric and Oceanography Department), Admir Masic, Heidi Nepf, e Andrew Whittle (Civil & Environmental Engineering Department), e con i docenti dell’Università di Catania Enrico Foti e Rosaria Musumeci del dipartimento Ingegneria civile e Architettura, e Daniele Malfitana del dipartimento di Scienze umanistiche. Nell’ambito della Summer School si attiverà un approccio multidisciplinare ai casi studio e sarà avviata la co-progettazione a bassa impronta di carbonio che non solo promuoverà la biodiversità, ma potrà fornire servizi eco-sistemici per la riduzione del rischio di disastri naturali e per la valorizzazione del capitale naturale e archeologico di aree spesso degradate a causa di una urbanizzazione densa, disordinata e di forti pressioni antropiche. La residenzialità della scuola estiva favorirà l’integrazione degli studenti provenienti da background culturali diversi che collaboreranno per elaborare alcune proposte innovative di restauro ambientale e di adattamento ai cambiamenti climatici delle zone costiere di rilevante valore ambientale e archeologico del Sud-Est della Sicilia.