“Caldo torrido, elevate temperature e venti sciroccali attanagliano sin dal mese di
giugno il nostro territorio colpendo tutte le colture viticole Uva da tavola, del comprensorio calatino sia catanese che ragusano. Un evento calamitoso che sta creando danni ingenti sia alle colture che alle aziende. Si temono, infatti, danneggiamenti alle strutture con il disseccamento dei rami più giovani degli impianti arborei”. A denunciarlo è il presidente Cia Sicilia orientale, Giuseppe Di Silvestro che ha inviato una lettera al Capo dell’Ispettorato Provinciale Agricoltura (Ipa), Giovanni Sutera.
Danni da calamità naturale
“Chiediamo che vengano immediatamente effettuati i sopralluoghi di rito, così come prevede l’attuale normativa”, scrive Di Silvestro, riferendosi al Decreto Legislativo 102/04 e al Decreto Legislativo 82/08 sui danni in agricoltura provocati da calamità naturali. Cia chiede inoltre “che venga convocata una riunione con tutte le Organizzazioni Professionali per verificare lo stato dell’arte dei sopralluoghi – sottolinea Di Silvestro – allo stesso tempo chiediamo che vengano accertati i danni alla produzione ed alle strutture provocati dalla siccità per ogni singola azienda agricola e che vengano predisposte le delimitazioni e la richiesta di calamità agli organi competenti per come prevede la legge”.