Anche in Sicilia sciopereranno domani i dipendenti di Monte dei Paschi di Siena nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione indetta da Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Uilca e Unisin. La vertenza Mps, che conta nell’isola 95 sportelli, tiene appesi al filo dell’incertezza nell’isola oltre 900 lavoratori. Si temono esuberi di personale, mobilità, chiusure di sportelli, esternalizzazioni, perdita delle garanzie contrattuali.
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Scongiurare le chiusure
“Al momento”, dicono Mimma Argurio, segretaria generale della Fisac Cgil Sicilia ed Epifanio Mastrosimone, coordinatore regionale Mps per la Fisac, “si naviga nella vaghezza. Noi chiediamo il confronto e risposte chiare sulla sorte di ogni lavoratrice e lavoratore del gruppo ma anche degli sportelli, eventuali chiusure in Sicilia avrebbero un costo sociale e inciderebbero negativamente sulle prospettive di sviluppo dell’isola”.
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Le richieste del sindacato
Ora che la due diligence è ancora in corso i sindacati chiedono che i costi dell’operazione non siano scaricati sul personale, che l’acquisizione da parte di Unicredit avvenga attraverso un percorso trasparente che comprenda anche la conferma dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori, che sia chiaro il futuro di ogni struttura, anche quelle non prettamente commerciali come la direzione generale e gli uffici di supporto.
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“Situazione inacettabile”
I sindacati chiedono anche chiarezza sulla collocazione, nella possibile acquisizione da parte di Unicredit, delle società del gruppo. “Riteniamo inaccettabile”, concludono Argurio e Mastrosimon, “che il percorso intrapreso da Mes e vertici degli istituti di credito vada a svantaggio dei lavoratori in barba qualunque principio di responsabilità sociale”.