“ViniMilo 2023 è stato un successo: due settimane intense, con moltissimi eventi dedicati al vino, grazie ai produttori e alle associazioni che hanno collaborato arricchendo di contenuti questa 43esima edizione”. Alfio Cosentino, sindaco di Milo, traccia un bilancio della rassegna vinicola che si è conclusa ieri nel Comune etneo. Un’occasione per conoscere i vini del vulcano e dell’hinterland etneo, ma anche per stimolare il paese sul piano economico. “ViniMilo è un elemento di promozione del territorio, che ha fatto sì che tante aziende venissero a investire qui”. Cosentino rivendica il lavoro svolto in questi anni per rilanciare la rassegna. “I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La serata finale, con la festa in piazza, è ormai un appuntamento fisso per la provincia di Catania, con moltissimi visitatori che tributano a questa manifestazione il giusto riconoscimento“.
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L’investimento sull’Etna Bianco Superiore
ViniMilo, ricorda Cosentino, “è la rassegna del vino più antica della Sicilia, e affronta l’enologia in tutte le sue accezioni, con particolare riguardo al territorio vulcanico”. L’auspicio per il futuro è di consolidarla come manifestazione di riferimento del vino dell’Etna a livello nazionale e internazionale. “Il vulcano ha un ruolo importante nell’enologia siciliana, i vini di questo territorio riscuotono un successo sempre maggiore. E Milo è sempre più la capitale dei bianchi dell’Etna”. Il riferimento è all’Etna Bianco Superiore, vino Doc a base carricante che può essere prodotto esclusivamente sul territorio di Milo seguendo un rigido disciplinare. “Abbiamo scommesso su questa Doc, e i fatti ci hanno dato ragione. In pochi anni siamo passati da cinque a 25 produttori, con grande beneficio per il nostro territorio. Un ruolo che vogliamo consolidare anche per il futuro”.
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Un piccolo paese, una grande manifestazione
Un risultato tanto più importante se si pensa che il paese di Milo conta poco più di mille abitanti. Un luogo per certi versi remoto, che grazie alla passione dei produttori e di tanti semplici cittadini ha assunto un ruolo di primo piano nel mondo del vino. “Questa manifestazione è nata più di quarant’anni fa, quindi ormai fa parte del nostro Dna. Credo che tutti i nostri concittadini avvertano questa realtà come qualcosa di personale”, osserva Cosentino”. Un sentimento nel corso del tempo si è allargato anche oltre i confini del Paese, arrivando a coinvolgere tutto il catanese e attraendo visitatori da tutto il mondo. “Ormai è difficile immaginare un settembre sull’Etna senza ViniMilo. Può sembrare strano che un paese così piccolo possa aver innescato qualcosa di così grande, ma questa è la forza della nostra comunità“, conclude il sindaco di Milo.