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I numeri di ViniMilo 39

L'evento dedicato all'enogastronomia dell'Etna ha registrato oltre 50mila presenze in due settimane. Con al centro i vini del vulcano, sempre più apprezzati

Si è appena conclusa la 39esima edizione di ViniMilo, la manifestazione dedicata all’enogastronomia dell’area etnea svoltasi dal 23 agosto al 8 settembre. Nelle due settimane sono stati oltre 50 mila i visitatori e i winelovers che hanno stappato circa 2 mila bottiglie di bianchi, rossi, rosati e spumanti prodotti alle pendici del vulcano. Seicento e più i partecipanti alle 15 degustazioni a tema, guidate da professionisti del settore, tra vini e spumanti dell’Etna – circa 300 etichette -, olii dop siciliani, formaggi da pascolo da tutta Italia, salumi e dolci. Tre tavole rotonde con il contributo del mondo accademico, degli enti pubblici e delle associazioni fra produttori anche di altre regioni italiane. L’apertura al pubblico dell’ecomuseo del castagno a Fornazzo, con la mostra di land art e le opere di Alfio Bonanno. Tre cene gourmet tra vigne, cantine e nel cuore della piazza Belvedere di Milo, amata da Dalla e Battiato. Quattro incontri con scrittori nell’Enoteca letteraria in piazzetta, curiosando tra volumi di ieri e di oggi dedicati alla cultura del vino e alle nuove cantine. Una decina di concerti dal vivo, aperti dal saluto all’alba con la chitarra classica del maestro Scattolin.

Vini dell’Etna e turismo, i numeri del successo

Il successo del vino fa da traino per il segmento dell’enoturismo e l’ingresso nell’Unesco negli ultimi tre anni ha fatto impennare le presenze del 49 per cento dall’ingresso nella heritage list dell’Unesco: dal 2013 al 2016 i flussi turistici sono arrivati a 148.536 arrivi, mentre nel triennio precedente 2011-2013 erano in flessione del 16 per cento fermandosi a 82.946. E dai dati raccolti dall’osservatorio Irvo (Istituto Regionale Vini e Oli), nel giro di sei anni, dal 2012 al 2018, la produzione di Spumante Etna Bianco Doc sia passata da 4.109 bottiglie a 83.646 (+ 1.935 per cento), mentre quella dello Spumante Etna Rosato Doc da 2.870 bottiglie sia arrivata a 11.006 (+ 283 per cento). Il brand Etna, con il marchio del consorzio di tutela Etna Doc, nel ranking mondiale è collocato al nono posto come gradimento secondo la classifica di Wine Spectator, riferimento americano per il mondo del vino. Molti di questi fanno parte di Strada del Vino dell’Etna, gestito dai sommelier Fisar, con circa 128 etichette da 35 cantine dell’Etna: 57 rossi, 44 bianchi, 17 rosati e 10 spumanti.

La vendemmia sull’Etna

ViniMilo sigilla ancora una volta con successo la storica festa pre-vendemmia giunta alla 39 esima edizione: evento che da tre anni affianca all’anima antica della festa popolare – con artigiani, produttori bio, presidi Slow Food e stand di street food a colorare vicoli e piazze – quella più contemporanea e, in linea coi tempi, sensibile alla nuova e crescente cultura del vino e all’attenzione per l’ambiente. Una passione che ogni anno, oltre a produrre nuovi “adepti” fra imprenditori di successo, vede sul vulcano storiche aziende vitivinicole alla ricerca di piccoli vigneti – o terreni da riportare a vigna – in contrade e colline favorite non solo dalla eccellente mineralità del suolo vulcanico, ma anche da generose ore di luce, dalla brezza e dal microclima della montagna: infatti sull’Etna si vendemmia più tardi che nel resto della Sicilia. Meteo permettendo, non prima di ottobre.

La soddisfazione degli organizzatori

Entusiasta Alfio Cosentino, sindaco di Milo, artefice per il terzo anno del successo della ViniMilo grazie alla formula rinnovata nel segno dell’ambiente (le degustazioni solo in calici di vetro) e della tutela dei produttori che investono nel territorio, lo valorizzano, garantiscono la manutenzione del paesaggio e creano indotto e occupazione. In agenda, Cosentino, ha già segnato il Vinitaly 2020, dove con la Regione Siciliana presenterà l’edizione dell’anniversario, la ViniMilo numero 40: “Dopo 39 edizioni e con la nuova formula apprezzata da tutti, produttori, ospiti e visitatori – commenta il sindaco – Milo per quindici giorni, a fine estate, diventa la “Capitale della cultura del vino” sull’Etna dove riunisce la filiera e gli stakeholders. Un utile momento di confronto fra produttori, enologi e mondo accademico siciliano e di altre zone d’Italia per ragionare su valutazioni economiche, sviluppo sostenibile per il territorio, fattori positivi e criticità e, non ultimo, il supporto normativo per chi coltiva vigneti eroici, ossia su luoghi impervi e difficili come molti piccoli e grandi produttori del vulcano. Ma non solo: sulla scia del vino, come documenta il fenomeno dell’enoturismo che ha fatto la fortuna di territori come la Val D’Orcia e il Trentino, i weekend nel segno del vino dell’Etna, generano migliaia di presenze di qualità fra escursionisti, famiglie, bongustai a caccia di ricette ed etichette, amanti della natura del vulcano. Ogni anno, grazie al contributo di tutti – partner, sponsor, enti, associazioni, forze dell’ordine, volontari dei Carabinieri, il servizio ambulanze, semplici cittadini e giovani del servizio civile, che ringrazio di cuore – si rinnova questa grande energia positiva alla vigilia della vendemmia e abbiamo contezza che l’Etna, i suoi vigneti e i suoi vini crescono sempre di appeal: dal 2018 Milo, territorio di produzione dell’Etna Bianco Superiore Doc da uve carricante, ha aumentato le superfici vitate, passate da 40 a 50 ettari. Mentre arrivano nuovi produttori: l’ultimo è l’americano Marc De Grazia, da tempo a Randazzo con Tenuta delle Terre Nere. Innamorato dell’Etna, da lui definita la Borgogna del Mediterraneo, De Grazia ha da poco acquistato un vigneto qui a Milo”. ViniMilo, che il prossimo anno festeggerà il quarantesimo anniversario, è organizzata dal Comune di Milo, dal Comitato ViniMilo e dalla Pro Loco in partnership con le aziende vitivinicole Barone di Villagrande, Benanti, I Vigneri e Tenute di Nuna, l’osteria “4 Archi”, l’agriturismo “Le Case del Merlo” numerose altre aziende e con il supporto del Consorzio Etna DOC, dell’Associazione Strada del Vino dell’Etna e dei sommelier Fisar, Fis e Ais. 

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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