Innovazione digitale, Unipa presenta 10 progetti. Investimento da 23 milioni
“Promuoveresoluzioni digitali altamente innovativecapaci di garantire servizi sempre più efficienti che possono essere applicate, oltre che nel contesto accademico, da altri enti ed istituzioni”: è il senso dei progetto presentati dall’Università di Palermonel corso dell’incontro“Innovazione digitale: dall’Università ai territori”che si è tenuto questa mattina nella sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.I progetti, precisano dall’Ateneo, riguardano diversi ambiti tecnologici e funzionali, e hanno comportato uninvestimento complessivo di circa 23 milioni di euro. A entrare nel dettaglio è ilRettore dell’Università di Palermo, professor MassimoMidiri. “Presentiamo la sintesi di un lavoro, iniziato da UniPa due anni fa, che ha portato alla realizzazione di oltre dieci progetti.L’Innovazione Digitale rappresenta senza dubbio uno dei cardini su cui fondare lo sviluppo del nostro Ateneo e del territorio di riferimento.Progetti come la videosorveglianza intelligente, la gestione documentale e dei processi, la gestione degli asset, ladidattica innovativa,le soluzioni per il supporto al lavoro agile, l’assistente virtuale intelligente, le tecnologie 5G, la piattaforma per il marketing territoriale sono esempi concreti di unastrategia di apertura dell’Università al territorio.Si tratta di un approccio premiante che viene confermato anche dal fatto che, proprio oggi, il professorFrancesco Ubertini, Presidente del Consorzio CINECA, polo del supercalcolo italiano ed eccellenza a livello internazionale,ha annunciato l’apertura di una sede nel nostro Ateneo”. “Ci auguriamo che la giornata odierna, caratterizzata non solo da una presentazione discorsiva deiprogetti realizzati ma anche dalla possibilità di toccarli con mano nelle sessioni dimostrative pratiche,possa rappresentare un momento di confronto tra l’Università e le diverse realtà locali, pubbliche e private”, ha commentato ilprofessor Pietro Paolo Corso, delegato del Rettore ai progetti extra-ordinari e alle infrastrutture digitali di Ateneo. “A cominciare dalla Regione Siciliana e dagli Enti Locali, con l’obiettivo di avviare dei tavoli di raccordo operativi che portino all’avvio di progettualità congiunte nel giro di breve”. “Molti dei progetti presentati”, ha aggiunto Corso, “sono caratterizzati da una spiccata attitudine alriutilizzo da parte di altre amministrazioni,in diversi casi immediato. L’Università si propone quindi con un soggetto in grado dimettere a disposizione del territorio siciliano le proprie competenze e le proprie eccellenze nel tentativo di attivare un clima di cooperazione e di sviluppo sistemico.Tutto questo per contribuire a restituire alla Sicilia una dimensione mediterranea che le spetterebbe in modo naturale”, ha concluso il delegato del Rettore, “a patto di riuscire avalorizzarla in modo adeguato”.