Internazionalizzazione delle imprese, i dettagli dell’accordo Simest-Regione

Parole d’ordine:internazionalizzazionedelle imprese. Questa lamissiondel protocollo d’intesa firmato questa mattina all’Assemblea Regionale Siciliana(Ars) tral’assessorato alle Attività produttiveguidato da Edy Tamajo eSimest, società pubblica controllata al 76% daCDP (Cassa Depositi e Prestiti), che supporta la crescita delle imprese italiane nel mondo. Incrementare l’export ed essere più competitivi a livello mondiale. Questa la strada che si vuole tracciare nei prossimi anni. Un percorso ricco di unMade in Italy “allargato”, legato anche al mondo dell’energia e del settore tecnologico. Il primo protocollo del Sud Italia è stato firmato in Sicilia. “E non è un caso”, diceRegina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato diSimest. “Abbiamo scelto di firmare qui, e lo dico con molta convinzione, perché si sta assistendo a trend di crescita molto positivi. Ricordo solo – ha aggiunto – chein termini di export la Regione cresce da nove anni, nonostante periodi profondamente complicati”. Leggi anche –Pmi, Sicilia in crescita ma a rallentatore. Record italiano di mancati pagamenti Il protocollo siglato oggi è con finalità “operative”. Partiràun tavolo tecnico permanentecon le varie istituzioni. Simest metterà a disposizione delle imprese del territorio l’esperienza internazionale. “Non si può parlare di internazionalizzazione se non la si conosce– spiega l’amministratore delegato – I nostripartner sono più di 20mila e il 93% di questi sonoPmi(Piccole e medie imprese)“. Oggi, per essere competitivi, servono due fattori fondamentali: sostenibilità e digitalizzazione. Questi due elementi sono essenziali nel percorso di internazionalizzazione.Simest è un Ente concessionario di fondi pubblicie ha avviato una convenzione con il ministero degli Esteri. “Mettiamo a disposizione dei finanziamenti. Questo uno dei supporti che diamo alle aziende – Spiega D’Arienzo – Per il Sud e per leimprese giovanili e femminiliprevediamo ancheun contributo a fondo perduto del 10%, perché vogliamo dare un’ulteriore spinta. Investimenti di tipo ESG. Quindi, non solo green, ma legati al sociale, alla governance e alla digitalizzazione”. Ma gli investimenti riguardano anche il settore fieristico. “Per essere scelti in contesti internazionali, bisogna farsi conoscere.Essere presenti in questi grandi eventi è importante, ma ha un costo. Tra le nostre mission anche quella di essere al fianco delle imprese italiane nel momento in cui decidono di aprire una sede all’estero”. Leggi anche –Innovazione per le Pmi, necessaria ma costosa. Guida al voucher del Governo “Abbiamo già dato il profilo delleattività dello sportello Sprintrispetto a quello che è il mondo delle realtà produttive in Sicilia”, fa sapereTommaso Di Matteo, responsabile Sprint Sicilia, lo sportello per l’internazionalizzazione delle imprese della Regione. Il servizio “Sprint” è stato riattivato su iniziativa dell’assessore alle Attività produttive,Edy Tamajo, che ha nominato alla guida del servizioDi Matteo, trentenne palermitano, esperto in consulenza alle imprese. “Solo accorciando le distanze tra imprese e istituzioni e mettendo in campo gli strumenti nazionali come l’accordo stipulato oggi, le aziende siciliane cresceranno sui mercati esteri”. Il nuovo percorso, secondo l’esperto, snellirà leprocedure amministrative e burocratiche, due fattori chein questo Paese penalizzano le imprese. A chi gli chiede quali sono le difficoltà che si incontrano oggi risponde: “Un mercato che corre velocemente, un sistema isola, del quale facciamo parte, in cui ci sono indubbiamente dei costi maggiori, e l’accesso agli strumenti finanziari”. Guardando fuori i confini nazionali,diversi sono i mercati di proiezione di maggiore interesse: “La Sicilia è interessante per ogni mercato – sottolinea Di Matteo – Siamo interessanti su ogni territorio. Ci sono, comunque, alcuni mercati che per regioni geografiche sono più interessanti, come l’America, la Cina e l’India“. Leggi anche –Imprese: a Sud innovative e in crescita, ma piccole e pagano più tasse “Questo accordo è molto importante per la nostra Regione – commenta l’assessore Tamajo –Crediamo molto all’internazionalizzazione. Significa creare relazioni commerciali importanti, esportare la nostra cultura e la nostra tradizione. Anche noi stiamo lavorando per rafforzare il sistema di competitività delle nostre aziende. L’abbiamo fatto mettendo in moto una serie di bandi e cercando di utilizzare le risorse che arrivano dall’Unione europea sia attraverso ilFondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027sia utilizzando ilFondo sviluppo e coesione (Fsc). Abbiamo quasiun miliardo e 200 milioni di euro da spendereper rafforzare il sistema di competitività della nostre imprese attraverso l’innovazione, la ricerca, l’internazionalizzazione e la transizione energetica”.