Isola di Vulcano, individuata sorgente della riattivazione del Gran Cratere

Un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia(INGV) e dell’istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambientedelConsiglio Nazionale delle Ricerche(Cnr-Irea) ha completato uno studio approfondito sullariattivazione vulcanicadell’isola di Vulcano. Utilizzando dati satellitari e segnali sismici, i ricercatori hanno tracciato la mappa della sorgente vulcanica. Una scoperta fondamentale per lasicurezzadell’area. Il focus dello studio sul Gran Cratere dell’Isola di Vulcano è stato la comprensione dellariattivazione vulcanicae la valutazione dellapericolosità associata. I ricercatori hanno utilizzato dati provenienti dainterferometria radar satellitare(InSAR) e dalsistema satellitare globale di navigazione(GNSS) per esplorare la dinamica del vulcano, identificando la sorgente e valutandone le caratteristiche. La sorgente si è posizionata a 500 mt sotto l’area craterica. La ricerca ha rivelato chela sorgente è stata attiva tra luglio e dicembre 2021con eventi sismici a frequenza molto bassa (Very Long Period). I risultati dello studio sul Gran Cratere dell’Isola di Vulcano sono state pubblicate sulla rivistaGeophysical Research Letters. Lo studio fornisce un punto di partenza per future valutazioni della pericolosità vulcanica nel territorio. La ricerca ha evidenziatosimilitudini con le manifestazioni vulcaniche del 1970, legate alla pressione interna del sistema idrotermale. Tuttavia, al momento, la ricerca ha principalmente una valenza scientifica e non haimplicazioni immediateper le misure diprotezione civileo la sicurezza della popolazione. “I prossimi passi – spiega il dirigente di ricerca del Cnr-IreaFrancesco Casu– saranno indirizzati allo studio delle proprietà elastiche delle rocce del cono de La Fossa. Questo per valutare i livelli di pressione necessari per esplosioni freatiche, aprendo una nuova frontiera nella comprensione e nella prevenzione di potenziali rischi vulcanici”.