Le pensioni costano il 17,6% del Pil. In Sicilia oltre un milione di percettori

Sono stati spesi al 31 dicembre 2021 313 miliardi di euro in Italia per erogare 23 milioni di prestazioni a favore di oltre 16 milioni di pensionati. Sono i dati dell’ultimo report dell’Istituto nazionale di statistica Istat sulle “condizioni dei vita dei pensionati“. Dal report si scopre come in media il 37,2 per cento dei pensionati vive in coppia senza figli, più di un quarto da solo (27,7 per cento). E, per le famiglie con pensionati, i trasferimenti pensionistici rappresentano, in media, il 64 per cento del reddito familiare netto disponibile. Il dato che però evidenzia la “mole” del sistema pensionistico italiano è quello relativo al suo rapporto con il Pil: i 313 miliardi di spesa italiani rappresentano il 17,6 per cento del Pil nel 2021. Il dato è in leggera controtendenza rispetto al 2020, quando lo stesso era al 18,5 per cento, ma questo era influenzato dal pessimo risultato nazionale dovuto alla pandemia, tanto che scrive Inps “la spesa rispetto al 2020 è aumentata del 1,7 per cento”. Per un confronto, nel 2020 il dato era infatti ben più basso, pari al 14 per cento del Prodotto interno lordo italiano, e “dal 2000 al 2018 il rapporto tra spesa pensionistica e Pil non ha mai superato il 17 per cento”. E a pesare è soprattutto il Nord Italia, dove la media dei pensionati è quasi identica (269 pensionati su mille occupati, contro i 267 del Sud e della media italiana), ma dove l’assegno medio è più alto, con 1.379 euro. In Sicilia la media fa appena 1.108 euro. Nonostante una presenza di pensionati certificata da Inps in un milione e 68 mila percettori, la spesa nell’Isola risulta comunque al di sotto della media italiana rispetto al “Pil” generato in Sicilia. Secondo i dati diffusi dalla Regione siciliana l’economia dell’Isola si mantiene ben al di sotto dell’agognata soglia dei 100 miliardi, scendendo a circa 85 nel 2022. Con un importo medio dell’assegno lordo mensile di 1108 euro il totale della spesa pensionistica erogata dall’istituto di previdenza Inps si aggira quindi intorno ai 15 miliardi di euro, in linea con la media italiananel rapporto con il Pil. Il dato si spiega con l’enorme differenza tra le pensioni per i lavoratori ex privati e pubblici: per i primi, 812 mila, l’assegno medio è di appena 867 euro. Per i 255mila ex pubblici, che rappresentano il 23,9 per cento del totale, l’assegno medio sale a 1929 euro.