Librino, le “Due Torri” senza fondi. Sunia: attingere al Next Generation Eu

Erano stati stanziati12 milioni di euro per la riqualificazione delle “Due Torri”in viale Biagio Pecorino e viale San Teodoro aLibrino.Ma con i rincari dovuti al trascorrere degli anni, per arrivare all’obiettivo oramancano circa quattro milionidi euro. In particolare, è la seconda torre a rischiare di essere ancora una volta lasciata al suo destino da Comune e Iacp. Lo comunicano ilSunia di Catania e Siciliache stamattina hanno organizzato un incontro con i giornalisti sull’annosa questione che vede da più di quindici anni glialloggi del quartiere (ben 72 per palazzina) in attesa di essere completati.Le “Due Torri” avrebbero dovuto già essere riqualificate e ristrutturate con i Fondi del Pon Metro 2014/2020, ma dopo uncontinuo spostamento di sommeda un fondo all’altro, a tutt’ogginon è chiaro come e se i lavori partiranno davvero. L’accordo tra i due enti, Comune e Iacp, hanno spiegato le segretarie di Sunia Sicilia e Sunia Catania,Giusi Milazzo e Agata Palazzolo,prevede che ilavori di riqualificazioneriguardino per ora uno solo dei due stabili, ma il progetto è ancora in corso di definizione. “Il condizionale riguarda ancora una voltacertezza del progetto, tempi e scadenze“, spiegano le due segretarie. “Per la torre destinata alla prima riqualificazione, l’obiettivo sembra essere quello diaffidare i lavori a una ditta entro la fine di quest’anno;la consegna dovrebbe essere ultimata entro 24 mesi. Ma non ci sono certezze, come sempre è accaduto in questi anni. Inoltre ci chiediamo che fine farà l’altra torre? Per quellai soldi non ci sono e ci chiediamo se verranno mai trovati”. Nel corso degli anni le due torri sono state vandalizzate. Lo spazio adiacente è diventatouna discarica. “A Catanial’emergenza abitativa grave interessa almeno 15 mila famigliee non ci si può permettere di perdere anni e anni per recuperare degli alloggi che nel frattempo vengono devastati, bruciandosoldi pubblici“, continuano Milazzo e Palazzolo. “Sappiamo poi che i nuovi fondi europei Next Generation Eu potrebbero essere utili a questo caso, e non solo.Tra due mesi uscirà il bando.Sono fondi destinati allariqualificazioneenergetica delle case popolari. Come Sunia Sicilia stiamo preparando un elenco che contiene tutti gli alloggi pubblici che potrebbero beneficiarne. Inizieremo proprio da Catania con unelenco di immobili da sottoporre sia all’Iacp che al Comune.Apriamo dunque questa nuova vertenza come sindacato che difende gli inquilini, soprattutto i più deboli”. L’edilizia pubblica catanese, secondo il Sunia, è del tutto insufficiente e servirebberoalmeno cinquemila nuovi alloggiper chi non può permettersi di pagare un affitto ordinario. Aumentano inoltre gli sfratti e non si trovano più alloggi in affitto per le famiglie con redditi medio-bassi. Un anno fa, proprio di fronte questi due palazzi di viale San Teodoro, è stata lanciata la“Petizione nazionale per il diritto all’abitare”.L’obiettivo è mettere all’ordine del giorno i temi e le soluzioni per cambiare la politica abitativa nel nostro Paese. Tremila delle seimila firme raccolte in Sicilia, provengono proprio da Catania.