Morti sul lavoro, presidi e flash mob di Cisl Sicilia in tutte le città dell’Isola
Fermare lemorti bianchenei cantieri e neiposti di lavori della Sicilia,una vera e propria “scia di sangue” che negli ultimi mesi e anni ha messo l’Isola sotto i riflettori: è il senso della manifestazione convocata daCisl Sicilia.A partecipare lavoratrici, lavoratori, dirigenti sindacali, in una grande mobilitazione regionale che ha toccato tutte le città siciliane.Presidi e flash-mobsi sono tenuti davanti a tutte lePrefetture dell’isola.Iniziative nel corso delle quali sono state raccontate storie simbolo di chi ha perso la vita sul posto di lavoro. Diverse delegazioni dei dirigenti sindacali della Cisl sono state ricevute dai rappresentati delle Prefetture. A loro è stato anche consegnato il documento che la Cisl ha presentato alGoverno nazionale. “La mobilitazione regionale di oggi è una tappa dellamobilitazione nazionale della Cisl,partita con assemblee nei luoghi di lavoro” ha commentato il segretario generale della Cisl Sicilia,Sebastiano Cappuccio.“La Cisl ribadisce l’esigenza di un patto fra sindacati, istituzioni e imprese un atto di responsabilità collettiva. Un atto che impegni il governo, le istituzioni, gli enti preposti e le parti sociali, per giungere in tempi rapidi alla stipula di una strategia nazionale di prevenzione che prevedapiani di intervento mirati,da noi indicati nel documento presentato all’esecutivo nazionale. Ed è indispensabile che avvenga un cambio di rotta anche culturale. Perché le morti sul lavoro non sono un argomento di pochi, ma sonoun dramma e una vergognaper tutti”. Il segretario generale della Cisl Sicilia ha sottolineato come la Sicilia siauna delle regioni italiane con maggiore incidenza di morti sul lavoro.“Nell’Isola siamo di fronte a una vera e propria emergenza”, ha detto Cappuccio, “che va fermata immediatamente, perché è inaccettabile morire sul posto di lavoro. Vanno intensificati i controlli e per farlo, occorre risolvere l’annoso problema dellacarenza degli ispettori del lavoro,bisogna premiare l’economia sana della regione, ponendo come criteri indispensabili di valutazione, il rispetto della salute e della sicurezza nei posti di lavoro. Occorre vigilare su tutto il sistema degli appalti e avviare un grande piano di formazione A partire dai banchi di scuola, peraffermare la cultura della prevenzione.Auspichiamo che in Sicilia si riuniscano tavoli permanenti sul tema. Guidati dai prefetti e al quale partecipino le istituzioni, gli enti preposti, le parti sociali e le imprese”. Anche aCataniala Cisl è scesa in strada. Ricordando come nella provincia etnea vi siano“solo nove ispettori del lavoro per oltre 90 mila imprese”.A guidare la delegazione – che ha consegnato consegnato un documento in Prefettura – il segretario generaleMaurizio Attanasio,alla presenza diPaolo Sanzàro,componente della segreteria regionale della Cisl siciliana. “Noi oggi qui rappresentiamo un mondo trasversale”, ha sottolineato Sanzaro. “Un mondo che riguarda tutto il mondo dellavoro, daimediciagliinfermieri, dai lavoratoriediliai lavoratori delmondo agricolo. Fino ai lavoratori che vediamo ogni giorno nelle nostre strade a quelli dell’industria,aipensionatie aidipendenti pubblici.Siamo qui perché la cultura della sicurezza diventi patrimonio di tutti”.