Mutui, “impatto limitato” dal taglio dei tassi. In Italia si comprano trilocali e ville

Mutui, “impatto limitato” dal taglio dei tassi. In Italia si comprano trilocali e ville

Iltaglio dei tassidi interesse deciso dallaBanca centrale europealo scorso giugno ha portato a un calo di circa 18 euro suimutui variabili degli italiani.A dirlo è uno studio del portale specializzatoFacile.it,secondo cui il taglio ha avuto un “impatto positivo, seppur limitato“. Oggi la Bce si riunisce nuovamente ma per Facile “sembra troppo presto per unnuovo taglio dei tassi“. Sul medio lungo periodo le cose invece potrebbero cambiare, perché dalle previsioni emerge che “larata di un mutuo variabilemedio sottoscritto a inizio 2022, arrivata a 733 euro a luglio 2024, potrebbe scendere a 670 euroentro 12 mesi“. Numeri che potrebberoincidere sul mercato immobiliare,piuttosto statico stando agli ultimi dati diffusi da Tecnocasa. Secondo la società “nel 2023 la tipologia più compravenduta è iltrilocalecon il 33,9% delle preferenze, a seguire le soluzioniindipendenti e semindipendenti(21,2%), ibilocali(19,8%) e iquattro locali(16,4%)”. Dati “sostanzialmente invariati” rispetto al 2022, ma che erano “molto simili” anche negli anni precedenti. Leggi anche –Le case si comprano sempre più per investimento: a Palermo una su tre Per quanto riguarda i mutui, secondoFacile.itmalgrado l’ultimo taglio dei tassi di interesse il“fisso”continua a esserepiù conveniente rispetto al “variabile”.Per unmutuo standardda 126 mila euro in 25 anni i tassi fissi “partono da un Tasso annuo nominale (Tan) pari al 2,81%, vale a dire una rata mensile di 585 euro”. Imutui green a tasso fisso(per chi ha acquistato una casa abasso impatto ambientale), “partono da un tasso Tan pari a 2,64%, con una rata mensile di 574 euro”. Per imutui a tasso variabile,“le offerte partono da un Tan pari a 4,46%, con una rata mensile di 690 euro”, valore in calo rispetto ai mesi precedenti “ma ancorapiù alto se paragonato ai fissi“. Quanto alla surroga, cioè il “trasferimento” di un prestito da un istituto a un altro per risparmiare, “tassi fissi così bassi rappresentano un’opportunità“, con tassi di surroga che partono da 2,97%, pari ad una rata di 596 euro (che scende a 578 euro in caso di surroga green)”. Quanto almutuo variabile,la surroga “consentirebbe diabbassare la ratadi 137 euro al mese”. Leggi anche –In Sicilia gli affitti sono sempre più cari, ma un terzo delle case sono vuote La speranza è che imutui a tasso variabilepossano scendere nei prossimi mesi. Il calo atteso secondo le previsioni “è di circa 33 euro nel corso delsecondo semestre dell’annoe di altri 30 euroentro giugno 2025“. Cifre che potrebbero influenzare lescelte degli italiani,che come detto sono piuttosto statici in questo senso. Secondo il report di Tecnocasa, “iltrilocaleè sempre stato la tipologia più compravenduta in Italia” con quasi il 34% delle scelte nel 2023. Chi opta per unacasa indipendentenella maggior parte dei casi sceglie delleville(47,9%), seguite a stretto giro dacase autonome(46,7%) e in minima parte dairustici(5,5%). Guardando alla categoria catastale, la maggior parte delle compravendite riguardaimmobili di classe media(80,3%). Seguono abitazionisignorili o d’epoca(11,9%) ededilizia popolare(7,8%). Rispetto agli anni precedenti, osservano gli autori del rapporto, “si registra una lievecontrazione della percentuale di compravenditediimmobili signorili-d’epoca.E un aumento di quella delle tipologie medie-civili”. Leggi anche –Bonus mutui Sicilia, la carica dei 30 mila. Si spera negli scorrimenti Il report analizza anche lecategorie energetichedegliimmobili. “Nel 2023, risulta che il 72,7% delle transazioni ha riguardato abitazioni in classi energetichebasse(F e G). Le classi energeticheintermedie(C-D-E) compongono il 20,8% delle compravendite, mentre solo il 6,5% degli acquisti riguarda soluzioni in classe energeticaelevata(A-B)”. Quanto all’andamento, la quota diacquisti di abitazioniin classe energetica A e B “ha “è simile a quella registrata nel 2022. Mentre nel 2021 era più alta e sfiorava l’8%”.Tecnocasainfine dà conto della presenza di box auto. “Nel 2023 il 45,0% delle abitazioni sono statecompravendute contestualmente al box,mentre nel 55,0% dei casi la compravendita ha riguardato solo l’abitazione”. La pandemia aveva aumentato i dati, visto che “nel 2020 e nel 2021 lapercentuale di acquisti con boxera cresciuta”. Mentre già dall’anno successivo “le proporzioni erano tornate ailivelli pre-covide nel 2023 la quota di acquisti con box èulteriormente diminuita“.