Pasqua e pasticceria, l’effetto in Sicilia dei rincari di materie prime ed energia

Il caro energia e il rincaro delle materie prime colpisce anche le pasticcerie siciliane. Sono interessate 7.453 imprese siciliane della pasticceria e del settore dolciario (che include produzione manifatturiera di biscotti, cacao, cioccolato e di gelati) – con una alta vocazione artigianale: le 5.737 imprese artigiane, rappresentano il 77 per cento delle imprese totali del settore in esame. È quanto evidenzia uno studio dell’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Sicilia. In questo periodo caratterizzato dalle vendite dei dolci pasquali, oltre alla dinamica dei costi energetici, sale la pressione dei prezzi internazionali dei cereali che, valutati in euro, salgono del 43,6 per cento. Le pasticcerie italiane, siciliane comprese, stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli altri paesi europei, la pressione dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui prezzi praticati alla clientela. Dall’esame dell’indice dei prezzi degli altri prodotti di panetteria e pasticceria– la voce che comprende i prodotti di pasticceria freschi – emerge che a febbraio 2022 l’Italia segna un aumento dei prezzi che si ferma al 2,5 per cento, in linea con la dinamica dei prezzi no energy (più 2,3 per cento). Nel confronto internazionale, la dinamica dei prezzi di riferimento della pasticceria fresca in Italia è più moderata del più 3,5 per cento dell’Eurozona e del più 4 per cento dell’Ue a 27, risultando meno accentuata rispetto altri 23 paesi dell’Unione europea a 27, e in particolare rispetto al oiù 7,5 per cento della Spagna e del più 4,2 per cento della Germania. Fa meglio dell’Italia la Francia (più 1,2 per cento). La situazione è presumibilmente migliore per le province di Trapani, Siracusa e Caltanissetta tenuto conto che figurano tra i territori italiani con la minor dinamica dei prezzi di prodotti alimentari e bevande analcoliche (inferiore rispetto al più 4,8 per cento nazionale). “Tra i rincari delle materie prime e l’aumento dei costi dell’energia – dice Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Sicilia – anche le imprese dolciarie e le pasticcerie siciliane stanno lavorando tra non poche difficoltà in questo periodo, ma stanno comunque tenendo duro. Nelle ultime settimane, nonostante le criticità, i nostri artigiani hanno dato il massimo per offrire la qualità di sempre. Ma è necessario il sostegno di tutti i cittadini. Per questo, invitiamo tutti i consumatori a comprare artigiano, a comprare sotto casa. Dando valore e forza alla passione e ai sacrifici dei nostri maestri pasticceri. Scegliere locale, acquistando i prodotti della tradizione”.