Pesca siciliana a rischio per colpa di eolico e norme Ue. Denuncia di Flai Cgil

Pesca siciliana a rischio per colpa di eolico e norme Ue. Denuncia di Flai Cgil

Lapesca sicilianaè messa a rischio dagliimpianti eolicie dallenorme Ue: è la denuncia diFlai Cgil, che nelle scorse ore ha presentato aLampedusauno studio sul settore. Nell’Isola dellePelagiela pesca “rischia di scomparire”, ma in tutta la fascia che va daSciaccaaTrapaniil comparto “rischia di subire un grave colpo”. A innescare la crisi sono soprattutto “lelimitazioniche potrebbero derivare dal Piano d’azione europeo, attualmente in discussione, sullearee Natura 2000“. A pesare però sono anche “le 65 richieste di impianti eolici offshore fossero tutte autorizzate”. Un quadro a tinte fosche, secondo il segretario della Flai Cgil SiciliaTonino Russo. “Non ci si immagina neanche marinerie importanti, che movimentano anche economia collegata, senza imbarcazioni e senza pescatori. Chiediamo allaRegione sicilianae al governo nazionale un intervento in sede europea. Per evitare che questo accada”. Lo studio della Flai “La pesca italiana nell’uso dello spazio marittimo”, curato dall’ecologo Franco Andaloro, segnala come il 72 per cento (dati ufficiali) delconsumo ittico nazionalesiaprodotto importato. La pesca a strascico, che l’Europa vuole vietare nelle aree Natura 2000 come Lampedusa, la pratica solo il 18 per cento della flotta italiana, che cattura però il 38 per cento del prodotto interno inquantitàe il 50 per cento invalore economico.Le aree della pesca a strascico sono oggi inferiori al 30 per cento delle acque della piattaforma continentale italiana. Gli impianti eolici sottrarrebbero un ulteriore 12 per cento. Lapesca lampedusana, in particolare, rileva lo studio, scomparirebbe essendo area Natura 2000 a 12 miglia dalle isole e limitrofa allaZona economica esclusiva tunisina. “Il governo”, ha detto Antonio Pucillo,capo Dipartimento pesca della Flai Cgil nazionale, “non può stare a guardare, consentendo che vada disperso un patrimonio economico, alimentare e culturale. Un patrimonio che ha fatto la storia di parti del nostra Paese e che produce occupazione”. Dalla Flai anche unallarme sicurezza dei pescatori,“le cui reti afferrano relitti di imbarcazioni, danneggiando le reti stesse e rischiando di fare affondare i pescherecci. Andrebbero rimossi, altro appello”, concludono dalla Flai, “che lanciamo alla regione”.