Pnrr, Anci Sicilia approva decreto legge di attuazione: ‘Evita ritardi e burocrazia’

Pnrr, Anci Sicilia approva decreto legge di attuazione: ‘Evita ritardi e burocrazia’

Evitare “inutili ritardinella realizzazione delleopere già cantierate“, ma anche “la duplicazione di farraginose e complesseprocedure burocratichelegate alle fasi di attuazione dei progetti e alla loro rendicontazione”: sono questi, secondoAnci Sicilia,gli obiettivi delDecreto Legge sul Pnrrappena pubblicato in Gazzetta ufficiale. L’associazione dei Comuni siciliani ha espresso le sue valutazioni durante un’audizione davanti alla Commissione parlamentare attività Ue presieduta daLuigi Sunseri.All’incontro erano presenti anche il vice presidenteLuca Sammartinoe il Direttore del dipartimento della programmazione,Vincenzo Falgares. “Esprimiamo soddisfazione per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delDecreto Legge 2 marzo 2024, numero 19,contenente “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”, hanno dettoPaolo Amentae MarioEmanuele Alvano,rispettivamente presidente e segretario dell’associazione. “Un decreto più volte sollecitato da Anci, che riprogramma diverse misure di cui sono soggetti attuatoriComuni e Città Metropolitane(per un valore di circa 10 miliardi) spostandole dal Pnrr su altre fonti di finanziamento statali e scongiurando il blocco di cantieri già avviati dagli Enti Locali italiani. Abbiamo avuto rassicurazione che lo spostamento dellerisorse del Pnrrsu altri fondi non comprometterà i 6,8 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione destinati alla Regione Siciliana”. “Abbiamo inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di destinare congrue risorse sull’impiantistica di prossimità nel settore dei rifiuti e sulle infrastrutture del sistema idrico integrato”, proseguono Amenta e Alvano. “Ma anche di potenziare le risorse territorializzate per le 29 coalizioni e quelle da impegnare nel rafforzamento amministrativo e di avviare azioni concrete di contenimento dei costi dell’energia elettrica. Abbiano sottolineato la necessità di porre la dovuta attenzione sulla fragilità degli attuali strumenti di programmazione e attuazione con riferimento alle azioni di competenza di Srr, Ati e distretti socio-sanitari”. “I comuni”, conclude Amenta, “pur vivendo un momento di difficoltà e malgrado la carenza di personale, hanno dimostrato di essere in grado di individuare le necessità dei propri territori e di rispettare le scadenze imposte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo processo deve riguardare con identica forza anche quelle azioni che i comuni gestiscono in forma associata”.