Porto di Catania, per il varo del nuovo piano regolatore “serviranno mesi”
Per lenavida oltre 340 metri ci saranno84 mila metri quadrati, con unanuova stazione marittimada 5 mila metri quadrati. Unadarsenaper 700 barche,yatcheattività crocieristica. Sono alcuni dei numeri previsti all’interno delnuovo piano regolatore del porto di Catania, presentato alla stampa dopol’appuntamento organizzato il 12 marzo con il consiglio comunale catanese. L’Autorità di sistema Portuale della Sicilia Orientaleha previsto anche una razionalizzazione degli spazi, restyling e riordino di tutto lo scalo, per fare spazio adeguato alle attività dicantieree deipescherecci. Per arrivareal piano definitivo e all’approvazione del nuovo prpserviranno mesi, lo ha chiarito lo stesso presidenteFrancesco Di Sarcina incontrando la stampa.Quanto presentato resta ancora undocumento provvisorio. “Il vecchio prp va completamenterimosso, so che sono stati fatti deitentativi per aggiornarlo, ma serve unnuovo modello moderno“. Lo ha chiarito ancora Di Sarcina ricordando poi, come il porto commerciale dia occupazione in primis attraverso il traffico merci. “Il progetto prevede l’aumento delle capacità e delleprospettiva di crescita, come è giusto che sia, per le attività di commercio marittimo. Un settore che a Catania impiegamigliaia di lavoratori. Allo stesso tempo pensiamo di aver fatto ungrosso passo avantiverso l’obiettivo diconnetterci con la città”. Il piano illustrato dal direttore dell’Area tecnica dell’Adsp di Sicilia Orientale,Riccardo Lentini, si concentra sutre punti cardine: “Unagrande aperturastrutturata e definitiva del porto alla città, un lavoro diampliamento della fascia di Via Domenico Tempioe larisoluzione del problema dell’accesso e di uscita dal porto”. Il presidente Francesco Di Sarcina ha specificato di essere in contatto diretto conparte della giuntadel sindacoEnrico Trantino. “C’è un dialogomolto equilibratoe molto serio. Credo che il sindaco – ha detto il presidente Di Sarcina – abbia voglia difare gli interessi della cittàe abbia chiaro che una parte di questi interessicoincidono perfettamente con quelli del porto“. Le due istituzioni sono separate e la separazione è percepita. “C’è una contrapposizione – ha detto il presidente dell’Adsp di Sicilia Orientale – ma deve esserci anche unaffiatamento. Dalle sensazioni che ho avuto io ho capito che ilsindaco Trantino è perfettamente consapevole dell’importanza che questo porto, con queste attività, ha in una città di mare come Catania”. L’Adsp di Sicilia Orientale sta proseguendo le attività di perfezionamento del progetto. “Tra alcuni mesi inizieremol’iter di approvazionevero e proprio che consiste nel passaggio anche dal consiglio comunale”. Secondo quanto comunicato dall’Autorità portuale, ci sarà “un nuovo Waterfront con una suggestiva Promenadeche si svilupperà dal nuovo porticciolo per yacht, nelle immediate vicinanze della Stazione ferroviaria, fino al porto Nuovo e al molo Crispi:17 ettari circa, oltre ai 3 ettari dell’area cantieristica posta a nord est: diventerà un nuovo quartiere cittadino per fruire del centro storico e di piazza Duomo, con manufatti architettonici scenografici e innovativi. La“Darsena yacht” ospiterà oltre 700 imbarcazioni da diporto di piccole (4/18 mt), medie (18/28 mt) e grandi dimensioni (fino a 120 mt), creando di fatto un ampio mercato della cantieristica (oggi compromessa per mancanza di spazi idonei nella zona sud ovest del porto e Piazzale Triangolare), con una viabilità dedicata e un accesso diretto al mare aperto. Anche i pescherecci (al momento negli accosti del porto Vecchio, porto Nuovo e porto Peschereccio) avranno una nuova area ad hoc con servizi necessari e nuovi manufatti per il ricovero temporaneo di attrezzature e reti da pesca. Unastriscia larga 10 metriper la viabilità cittadina è prevista in parallelo a via Domenico Tempio, dal varco asse servizifino a Piazza Borsellinoe sarà messa a disposizione per interventi a supporto della viabilità e rigenerazione urbana da pianificare col Comune di Catania. Infine nel sottopasso tra l’ingresso portuale dal varco asse e l’asse dei servizi, per risolvere l’annoso problema della congestione della rotatoria del parco del Faro (con sovrapposizione di mezzi in ingresso e uscita dal porto al traffico veicolare comunale), si prevede un’infrastruttura con l’interramento,a circa 100 m dal nuovo varco portuale, della strada che passa al di sotto del Parco per riemergere in corrispondenza dell’ingresso sull’asse dei servizi, diramazione stradale che conduce direttamente in autostrada”.