Lavorare alle Poste nel caldo estivo. Ugl Comunicazioni: “Impiegati allo stremo”

Una estate molto “calda“, non solo dal punto di vista climatico, per i dipendenti dei servizi di recapito e di sportello diPoste italiane di Catania e provincia. La carenza di personale, insieme alla riorganizzazione di alcune strutture interne e l’implementazione di iniziative per l’utenza, sta rendendo difficile lavorare alle Poste nel caldo estivo, con non pochi disagi per i lavoratori, come denuncia il segretario provinciale della federazioneUgl Comunicazioni Simone Summa. “In Poste italiane, per quanto riguarda l’area metropolitana catanese, la situazione è ormai incandescente. Ci sonocontesti aziendali al collassoeimpiegati giunti allo stremo delle forze psicofisicheper le mansioni e i turni che devono svolgere anche in condizioni non di certo agevoli. Non è normale che nei giorni scorsi, contemperature eccessivamente elevate, nelle ore più calde abbiamo rilevato per le strade portalettere costretti a dover portare a casa la performance giornaliera”. Secondo quanto raccontato sa Summa qualcuno dei lavoratori “ha avutomalorie ha dovuto ricorrere all’assistenza del 118. Per non parlare poi del caso di coloro che operano dietro allo sportello, a volte anche in formazione mono operatore in uffici postali dove ci sono diverse postazioni e l’utenza è rilevante. Ci sono stati casi in cui idirettori hanno dovuto prendere il posto di colleghioperatori assenti, pur di garantire l’apertura dell’ufficio”. Tra i carichi del periodo, l’erogazione della carta statale “Dedicata a te” e i messaggi dall’Inps i messaggi diblocco del Reddito di cittadinanza. “Praticamente gli sportelli sono presi d’assalto e Poste italiane manda al fronte poco personale – tuona il segretario provinciale di Ugl Comunicazioni. In queste settimane, come ogni anno, abbiamo assistito a fugaci apparizioni di lavoratori a tempo determinato che, neanche vengono formati, già vanno via. Questo problema si acuisce principalmente nelcentro smistamento di Catania, che è il cuore pulsante della Sicilia, dove la sostituzione di personale esperto, con nuovi e momentanei innesti, si è fatto sentire notevolmente in termini di produttività e qualità dell’azione produttiva. Quello estivo è un problema che, puntualmente, si presenta ogni anno e proprio per questo non comprendiamo come tutte le volte sia l’improvvisazionea dovere prendere il sopravvento”. Leggi anche –Catania, pubblicato online l’elenco dei beneficiari della carta acquisti solidale Nelle ultime settimane, prosegue il sindacalista Ugl, “abbiamo rilevato una serie didirettive e di comunicazioni che lasciano spazio alla libera interpretazionedi chi è chiamato a doverle recepire e applicare, motivo per cui è facile l’innesco giornaliero del caos. Servono dei protocolli semplici, immediati e duraturi, tali da mettere in condizione il lavoratore di sapere ciò che deve fare, soprattutto in circostanze estreme come le allerte meteo (estive o invernali). A Catania abbiamo pertanto necessità diorganici stabili e non il continuo ricorso a dei contratti a tempo per lavoratoriche vengono spremuti fino ad essere poi buttati via. C’è anche bisogno di maggiore sicurezza, specialmente in tutte quelle sedi che sono ritenute più a rischio e dove, attualmente, il servizio di vigilanza è stato soppresso. Il tutto mentre Poste italiane in questo primo semestre ha totalizzato unpiù 11 per cento rispetto al 2022, che sicuramente ci fa essere orgogliosi di appartenere ad un’azienda solida ma che, allo stesso tempo, ci rende consapevoli che questo utile deve essere subito investito – conclude il segretario Summa – su contratti stabili e su una maggiore attenzione per tutte le aree e per i loro lavoratori che svolgono un servizio pubblico.” Leggi anche –Posta centrale di Catania: oltre al caldo, in ufficio anche le pulci A sostenere l’azione della Ugl Comunicazioni è anche il segretario territorialeGiovanni Musumeciche ricorda come il sindacato, anche alla luce delle recenti indicazioni date dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania sulle patologie da calore, si sta impegnando per chiedere il rispetto delle norme oltre all’applicazione del buonsenso da parte delle aziende, invocando anche maggiori controlli da parte delle istituzioni preposte alla tutela dei lavoratori che, come quelli di Poste italiane che operano all’esterno, sono maggiormente esposti alle elevate temperature.