Proteggere fiumi, paludi e laghi siciliani. Mobilitazioni a febbraio

Anche quest’annoLegambienteSiciliaaderisce alla Giornata Mondiale delleZone Umideche ricorre il due febbraio, per celebrare la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, organizzando eventi per far conoscereil valore di queste areee tutelarle adeguatamente. Le zone umide (corsi d’acqua, stagni, paludi, laghi, ecc.) sonoecosistemiche rivestono una straordinaria importanza ambientale perché ospitano una riccadiversitàfloristica e faunistica, perché garantisconorisorsefondamentaliper la vita dell’uomo, comeacquaecibo, e perché svolgono una fondamentale funzione dimitigazionedei cambiamenti climatici. Lo slogan della Giornata Mondiale delle Zone Umide del 2024 è “Zone umide e benessere umano”. Il 2 febbraio si svolgerà aPalermo, presso la sede di Legambiente Sicilia aiCantieri culturalialla Zisa, il convegno “Fiumi traditi. Segnalazioni e proposte per proteggere e risanare i nostri corsi d’acqua”. Un importante momento di confronto tra ambientalisti ed esperti del CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale),dell’Universitàdi Palermo – Dip.to STeBICeF e dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) sulle aggressioni e le minacce subite daicorsi d’acqua siciliani, sull’importanza che rivestono i fiumi e gli aspetti divegetazioneripariale, sulle possibili azioni per tutelare e risanare i corsi d’acqua, avviando una positivarelazione uomo-naturanon basata sul dominio ma sulla conoscenza e sul rispetto. Il convegno rientra tra le azioni della campagna di Legambiente “Preziose x Natura” che si occupa di biodiversità, aree protette e tutela degli ambienti naturali. Nel fine settimana (3-4 febbraio) verranno organizzate daicircoli, sull’intero territorio siciliano, numeroseiniziativelocali(sopralluoghi in aree “ferite” dagli interventi antropici,escursioniguidate, convegni e seminari, azioni di volontariato, ecc.) al fine di accendere i riflettori su questeareedi eccezionale valore scientificoe naturalistico ma spesso non adeguatamente conosciute né tutelate, ma anche per raccoglieredati aggiornatie puntuali e per raccontare l’impegno dell’associazione a difesa delle zone umide.