Ragusa-Catania, tempi stretti. La procedura va chiusa entro l’anno

A qualche giorno di distanza dal 28 settembre, termine per partecipare all’appalto della Ragusa-Catania, dal mondo sindacale emergono preoccupazioni per l’iter di aggiudicazione. Giovanni Musumeci, segretario territoriale Ugl Catania, che da anni segue costantemente la questione, parla di “una storia infinita che continua a tenerci in costante apprensione” e ricorda che “dopo l’indispensabile proroga tecnica dei termini, qualcuno ha risposto all’avviso e ha presentato un’offerta. Speriamo possa essere la volta buona, anche se i tempi lunghissimi della procedura (nonostante la buona volontà di Anas) e la necessità di un eventuale rifinanziamento da parte del Cipe, non ci fanno dormire sonni tranquilli. C’era già l’operatore economico a cui affidare il lavoro pubblico e, giustamente, si è dovuto ricominciare l’iter praticamente da zero con il rischio di incontrare sulla strada della burocrazia nuovi ostacoli”. Leggi anche –Aeroporti di Catania e Comiso, per lo sviluppo “serve l’autostrada a Ragusa” Il bando era stato interamente riformulato in seguito all’aumento dei costi delle materie prime. “Avevamo espresso evidenti perplessità circa la sostenibilità economica – ricorda Musumeci – alla luce del rincaro dei materiali. Non ci sbagliammo, vista la condivisione del dato di fatto da parte anche dei costruttori, che infatti chiesero una nuova gara con i prezzi aggiornati”. La nuova scadenza fu fissata per il 16 settembre. Ma nessuna offerta giunse entro quella data, perché poco prima le imprese potenzialmente interessate a partecipare avevano già chiesto ad Anas una proroga dei termini. La nuova scadenza del bando venne fissata per il 28 settembre, giusto una decina di giorni in più per poter completare la documentazione necessaria. Leggi anche –Ragusa-Catania, pubblicato il bando di gara da 1,4 miliardi di euro Cosa succederà adesso? L’investimento complessivo di 1 miliardo e 116 milioni di euro, sostenuto da Stato e Regione, si poggia in gran parte su un finanziamento attivato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica, ultima delibera 1/2020), che impone l’avvio formale delle opere entro il 31 dicembre di quest’anno. Il cronoprogramma previsto dal decreto Semplificazioni e richiamato dalla determina a contrarre di Anas prevede, dal 28 settembre, 74 giorni al massimo per la chiusura dell’istruttoria da parte della commissione di gara, 24 giorni al massimo per approvare la proposta di aggiudicazione e altri 38 giorni al massimo perché l’aggiudicazione sia efficace e si stipuli il contratto. Il totale è di 136 giorni: tempi che andranno accorciati a 90, se vuole arrivare a firmare il contratto con l’impresa aggiudicataria entro il 31 dicembre. Diversamente servirà una proroga da parte del governo nazionale per non vedere revocati i finanziamenti Cipe. Leggi anche –Ragusa-Catania: la guerra fa alzare i costi, l’Anas aggiorna il bando “Nel contempo – sottolinea inoltre il segretario Ugl, Musumeci – cambierà anche l’incaricato per il ruolo di commissario delegato del Governo nazionale che, dal presidente uscente della Regione siciliana Nello Musumeci, quasi certamente sarà affidato nelle mani del neo governatore Renato Schifani. Su di lui non possiamo che riporre tutta la fiducia possibile, perchè sia sempre vigile sul procedimento. Teniamo particolarmente alla realizzazione di questa fondamentale arteria per il Sud-est siciliano, per l’alta valenza che rappresenta a livello occupazionale e per il contributo notevole che potrà dare allo sviluppo economico dell’intera Sicilia orientale”.