Saldi in Sicilia, un breve vademecum per cambi, prove e pagamenti
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio Sicilia ha diffuso alcuni principi di base che sintetizzano le regole valide durante la stagione degli sconti, in partenza nell’isola domani (1 luglio) e che si protrarrà fino al 15 settembre. La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Sulla prova dei capi invece non c’è obbligo, è tutto quindi rimesso alla discrezionalità del negoziante. I pagamenti con le carte di credito devono invece essere sempre accettati da parte del negoziante. Sui prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Modifiche e/o adattamenti sartoriali sono infine a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. Confcommercio Sicilia e Federazione Moda Italia segnalano, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.