Sanità, al “Gravina” di Caltagirone torna la Fisiatria. Otto i posti letto attivati

Sanità, al “Gravina” di Caltagirone torna la Fisiatria. Otto i posti letto attivati

Completato il trasferimento dell’UOC di Recupero e Riabilitazione funzionale del Presidio di “Santo Pietro”. La struttura, diretta da Chiara Castronuovo, sarà pienamente operativa, da domani 8 novembre, al terzo piano, ala est grande, dell’Ospedale “Gravina”.Si concretizza un obiettivo assistenziale indicato dalla Direzione Strategica dell’Asp di Catania nell’ottica del miglioramento della qualità dei servizi e della valorizzazione dellerisorse professionali.“È un intervento di riorganizzazione”, spiega il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, “che risolve diverse criticità e risponde a precise istanze di programmazione assistenziale, sostenute anche dal Dipartimento di Riabilitazione, con il quale puntiamo a potenziare l’attività del reparto e, al contempo, a ottimizzare l’utilizzo delle risorse professionali”. Sono otto, al momento, i posti letto attivati, masi punta ad incrementarli in coerenza con le previsioni di programmazione regionale e aziendale.Ai posti letto di degenza si aggiungono anche quattro posti letto per DH. L’offerta riabilitativa si completa con le palestre e gli ambulatori già operativi al “Gravina”. “Voglio ringraziare i colleghi per l’impegno e la determinazione con i quali hannogarantito la continuità dei servizi,pur soffrendo di una grave carenza di personale”, aggiunge il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina. “Il nostro obiettivo ègarantire servizi più sicuri e di più alta specializzazione ai cittadini,e aumentare l’attrattività della struttura per i professionisti. Con questo nuovo percorso, sul quale abbiamo riscontrato numerosi contributi e convergenze, crediamo di avere creato lemigliori condizioni di crescita“. Il trasferimento del reparto all’Ospedale “Gravina” favorirà, inoltre, unamigliore integrazione dei percorsi assistenziali intra-ospedalieri e fra ospedale e territorio,con un deciso innalzamento della complessità degli interventi riabilitativi, secondo un approccio multidisciplinare e integrato.