Sanità, intesa tra Regione e Università siciliane su assistenza e formazione
Perseguire obiettivi diefficacia, efficienza e competitivitàdel servizio sanitario regionale, ma anche di qualità del sistema formativo del personale medico e sanitario: è lo scopo delprotocollo d’intesa traRegione sicilianae gli atenei di Catania, Messina e Palermoper l’attività assistenziale e quella formativa, firmato questa mattina a Palazzo d’Orléans dal governatoreRenato Schifani,dai rettoriFrancesco Priolo(Catania),Giovanna Spatari(Messina) eMassimo Midiri(Palermo). Al centro dell’intesa, una più intensa collaborazione tra la Regione e le università siciliane per la programmazione sanitaria, attraverso un’efficace integrazione delle attività assistenziali con quelle di didattica, formazione e ricerca, ma anchenuovi assetti organizzativie modalità di finanziamento delle aziende ospedaliere universitarie sul fronte delle attività assistenziali. Presenti l’assessore regionale alla Salute,Giovanna Volo,i dirigenti generali del dipartimento Pianificazione strategica,Salvatore Iacolino,e del Dasoe,Salvatore Requirez. Tra gli invitati anchePaolo Scollo,prorettore della facoltà di Medicina della Kore di Enna con la quale si avvierà un percorso analogo. “Il protocollo firmato oggi”, dice il presidente Schifani, “con i tre rettori delle università pubbliche siciliane, Palermo, Catania e Messina,consoliderà sempre di più unrapporto istituzionale proficuoe di grande collaborazione tra la Regione e il mondo didattico-scientifico”. “Sono soddisfatto” aggiunge il rettore dell’Ateneo di Catania, Franceso Priolo, “per l’innovativo protocollo d’intesa che rafforza la fattiva collaborazione tra la Regione e gli atenei siciliani. Unict haraddoppiato il numero dei posti in Medicina e Chirurgiae aumentato quelli in Infermieristica, in quest’ultimo caso anche con l’apertura della sede a Siracusa. Il Policlinico universitario etneo è fondamentale per laformazionedei nostri studenti e per lasanità pubblicasiciliana”. “La sigla di oggi, per cui esprimiamopiena soddisfazione“, afferma il rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, “rappresenta un punto di grande condivisione. Unipa e Azienda ospedaliera universitaria sono centrali nellaformazione dei professionistidella sanità. La Presidenza e l’Assessorato salute della Regione siciliana sono centrali nel trasferire competenze cliniche tramite le aziende sanitarie del Ssr. Questo protocollo rimarca unanuova sensibilità del Governo regionalenel riconoscimento delle rispettive competenze e di soluzioni innovative di collaborazione per superare le criticità strutturali che hanno reso complesse fino ad oggi lecrescenti necessità di formazionedei nostri studenti. Il primo ateneo siciliano vede oggi riconosciuta appieno la funzione mediante un nuovo assetto della nostra Azienda ospedaliera che prelude alla costruzione delNuovo Policlinico universitario“. “Esprimo la miagratitudineal presidente Schifani”, sottolinea il rettore dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, “per l’estrema attenzione da lui rivolta ai temi dellasanità regionale,in generale, e di quella universitaria in particolare. La formalizzazione dei protocolli d’intesa rappresenta la tappa conclusiva di unpercorso pienamente condiviso,nei metodi e nelle finalità, tra i vertici degli atenei interessati e il competente assessorato alla Sanità in tutte le sue articolazioni e, in particolare, dell’assessora Volo. Inoltre rappresenta uncontributo reale in termini di orientamentodella programmazione regionale in materia sanitaria. Funzionale alla realizzazione di tutti i successivi percorsi istituzionali e per l’efficace e sinergicaintegrazione delle attività assistenzialicon quelle di didattica. Nonché di formazione e di ricerca”. Tra gli aspetti innovativi dell’intesa – che ha unadurata triennalea partire dal 2025 ed è prorogabile per altri tre anni – vengono individuate le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate nelle quali svolgere leattività cliniche e didattiche,necessarie a garantire le funzioni delle aziende ospedaliere universitarie come sede di corsi di laurea e specializzazione. Cambia ilsistema di finanziamento.Le aziende ospedaliere universitarie saranno classificate nella fascia dei presìdi a più elevata complessità e di conseguenza sarà applicata unatariffazione equivalente.Inoltre, è prevista un’ulteriore integrazione del 6 per cento in funzione di peculiari attività di formazione e ricerca. Il protocollo introduce anche unnuovo assetto organizzativo.A partire dall’introduzione dei dipartimenti ad attività integrata (Dai), come modello esclusivo di gestione dell’azienda ospedaliera universitaria e che potranno anche avere carattere interaziendale. L’organizzazione dipartimentale dovrà avere dimensioni in grado difavorire consistenti economiee adeguate risposte assistenziali, formative e di ricerca. I Dai potranno essere organizzati per aree funzionali; per gruppo di patologie, organi o apparati, intensità di cura; per particolarifinalità assistenziali, didattico-funzionali e di ricerca. Semplificate, inoltre, le procedure dinomina dei direttori generalidelle aziende ospedaliere universitarie. Saranno scelti da una terna che il rettore proporrà alla Regione e i requisiti dovranno essere quelli della normativa per leanaloghe figuredelle altre aziende sanitarie regionali. La dotazione complessiva dei posti letto delle aziende ospedaliere universitarie è determinata dalla Regione, d’intesa con i rettori, in fase dirimodulazione della rete ospedaliera.Per l’individuazione delle strutture assistenziali complesse (che rappresentano le articolazioni dei dipartimenti) l’amministrazione terrà conto di diversi parametri. Tra essi, il numero didocenti, studenti, assistentie della disponibilità dilaboratori. Semplificata anche in questo caso la nomina dei responsabili. Infine, la formazione degli specializzandi e del personale sanitario sarà definito sulla base delleesigenze rilevate dalla Regione.