Siccità, “danni enormi” per l’agricoltura. Rincari nei mercati, pagano le famiglie

Siccità, “danni enormi” per l’agricoltura. Rincari nei mercati, pagano le famiglie

“La situazione è grave, e a partire da settembre potrebbe tradursi in una riduzione della produzione, con conseguenteaumento dei prezzi di frutta e verdura“. Lo diceGiuseppe Zarba,presidente dei concessionari delmercato di Vittoria,tra le maggiori rivendite ortofrutticole in Europa. Sullasiccitàla Regione siciliana promette“risposte urgenti”– da trovare anche grazie alla nuovacabina di regia sull’emergenza idricainsediata a palazzo d’Orléans – ma secondo gli operatori dell’agricoltura i tempi perevitare il disastrosono sempre più stretti. Questione di mesi, o forse di settimane. “Non siamo abituati a farestime avventate,ma è chiaro che se questa situazione continua ci sarannodanni enormi,su un settore che èfondamentale per l’economia siciliana“, dice aFocuSiciliaRosario Marchese Ragona,presidente regionale diConfagricoltura.Gli aumenti si sommerebbero a quelli causati negli ultimi anni dairincari di energia, materiali e carburanti.A pagarli le famiglie, già in seria difficoltà a causa dell’inflazione. Leggi anche –Siccità in Sicilia, insediata cabina di regia regionale. Soluzioni “da domani” Secondo le stime dall’assessorato regionale all’Agricolturala siccità potrebbe provocare danni economici “tra uno e 2,5 miliardi di euro”. A pesare, secondo la Regione, sarebbero “lacompromissioneeperdita definitivadelle colture permanenti (agrumi, frutta, vigne) e la moria diffusa delbestiame“. Verosimilmente, una parte delle perdite saranno scaricate dai produttori sui consumatori finali, aumentando ulteriormente i prezzi di frutta e verdura, già gravatidalla congiuntura economica internazionale.Secondo i dati forniti a febbraio 2024 da Coldiretti, “lafruttaregistra un aumento al consumo del 13%, che per laverdurasale al 18,3%”. Gli aumenti pesano anche sui prodotti trasformati. Stando ai numeri illustrati nei giorni scorsi inCommissione di allerta rapida sui prezzi,convocata al ministero delle Imprese, dal 2019 “iprezzi al dettagliodell’olio extravergine d’olivasono rincarati in Italia dell’81,1%, lapasta seccaè aumentata del 35,6%, leuovadel 25,7%, lapassata di pomodorodel 41,9%, lemeledel 21,1% e illatte frescodel 21,5%”. Leggi anche –Siccità, le critiche di Legambiente: cifre astronomiche per opere esagerate Dati che potrebbero peggiorare con ilperdurare della crisi idrica.Senza trascurare ilcambiamento climatico,osserva Marchese Ragona. “Al momento stiamo vivendo il problema opposto alla carestia, ovvero unasuper produzione di ortaggi,in particolare dipomodori,dovuta alle alte temperature che fanno maturare prima le piante, che staabbassando il prezzo“. Un problema per il mercato, che secondo il presidente di Confagricoltura Sicilia “continua a essere invaso anche daprodotti che fanno concorrenza slealeabbattendo ulteriormente il prezzo”. Quanto allacrisi idrica,come detto, le conseguenze si sentiranno nei prossimi mesi. “Le prospettive non sono affatto buone, soprattutto per le piante fruttifere che in Sicilia reggono grandi produzioni,uva, olive e mandorlesolo per dirne alcune”. Di fronte a questa situazione “servono interventi immediati. La politica non ha labacchetta magica,ma sicuramente può fare qualcosa di utile. A partire dalrifacimento delle condotte,che sono ridotte a colabrodo, grazie aifondi del Pnrr“. Leggi anche –Siccità, Sicilia verso i razionamenti. Ogni cittadino usa 181 litri al giorno Sulla stessa lunghezza d’onda Zarba, secondo cui è ancora presto pervalutare l’impatto dell’emergenzasulmercato ortofrutticolo.“Usciamo da due anni di crisi eccezionale, dovuta all’inflazione, all’aumento del costo dei materiali e soprattutto dell’energia,che quest’anno fortunatamente è rientrata”. Quanto alla siccità, aggiunge, “i nostri fornitori ci dicono che i pozzi sono a secco, anche se per adessonon si registrano problemi di approvvigionamento,anzi c’è abbondanza diprodotti come il pomodoro“. Le cose potrebbero cambiare a partire da settembre, ribadisce Zarba, quando i mercati potrebbero esserecostretti a rialzare i prezzi.“Il rischio è che senza acqua i produttori coltivino su estensioni di minori di terreno, ottenendo unaproduzione minoreche di conseguenza saràvenduta sul mercato a prezzo maggiore“. La speranza è che le cose possano cambiare. “Lacabina di regia messa in campo dalla Regione,se ben organizzata, potrà essere molto utile per affrontare l’emergenza idrica. Esperiamo anche che possapiovere“.