Sicilia, isole minori e collegamenti: ecco la richiesta dello Stato di emergenza

Detto fatto. I sindaci delle isole minori della Sicilia hanno ufficialmente inviato una lettera a tutti gli organismi competenti per richiedere loStato di emergenza.Il problema continua ad essere il collegamento marittimo. Se n’è sempre occupata la Caronte&Tourist ma quest’anno tra problemi disequestro, di accordi con la Regione e di denaro vincolato sono state e continuano ad essere tante le difficoltà. È difficile e costoso fare arrivare anche l’ossigeno per i malati oltre a carburante e rifornimenti vari. Una situazione che i sindaci delle Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria non tollerano più. Sono notevoli i danni economici oltre ad essere compromesso il diritto alla mobilità. Ecco il testo della lettera. A seguito della precorsa corrispondenza e delle tante interlocuzioni riguardanti, prima, il passaggio ad armatoria libera dei collegamenti marittimi integrativi gestiti dalla Società Caronte & Tourist tra la Sicilia e le sue isole, che ha causatonotevoli danni all’economiadi queste a causa dell’aumento vertiginoso delle tariffe(in alcuni casi fino al 500 per cento), e, dopo, l’interruzione degli stessi collegamentida parte della predetta Società, a causa delle note vicende giudiziarie in corso, si manifesta, ancora una volta,viva preoccupazione per l’incredibile situazione di disagioa cui sono sottoposte le popolazioni isolane rappresentate dagli scriventi Sindaci.Le isole siciliane sembrano essere ostaggio di una vicenda giudiziariache interessa la Caronte & Tourist S.p.A., la quale vicenda tra provvedimenti giudiziari, ricorsi e controricorsi ha causato ben cinque mesi di gravissimi disagi a queste popolazioni isolane, rendendo inutili tutte le azioni degli scriventi a tutela delle rispettive comunità locali le cui condizioni di vita sono state pesantemente condizionate dall’aumento esponenziali dei prezzi ed in particolare dei carburanti. Leggi anche –Isole minori, Regione avvia la procedura per l’affidamento dei servizi di trasporto Tanti cittadini si chiedono e ci chiedono come possa essere possibile cheun’azione di legalità, quale quella intrapresa dall’autorità giudiziaria, si possa riverberare con la sua drammaticità sugli interessi economici, la qualità della vitae la possibilità di movimento dei cittadini italiani che vivono nelle piccole isole, zone disagiatissime, mettendo in soffitta lo stesso diritto alla continuità territoriale, fortemente limitato da quanto sta accadendo. Quanto è accaduto,nel pieno svolgimento della stagione turistica, e sta ancora accadendo nel momento in cui avrebbero dovuto riprendere leattività edilizie, lavori pubblicie, a breve, anche l’inizio degliinterventi previsti del PNRR“Isole Verdi”,che riguarda anche le isole di Sicilia, ecc., crea uno stato di paralisi e ulteriori danni all’economia, e peggiora il fenomeno dello spopolamento invernale. Leggi anche –Collegamenti isole minori: Regione Siciliana e Caronte & tourist ai ferri corti Già si sono verificate situazioni di allarme che mettono in grave agitazione l’opinione pubblica quali mancanza diossigeno per anziani (Favignana), interruzione dell’erogazione dellabenzina(Lipari), blocco deltrasportodei RR.SS.UU. (isola di Salina), blocco trasportomateriali ediliper opere pubbliche in scadenza il 31.12. del c.a. (Malfa), ritardo neirifornimentiriguardantiogni genere di mercein ogni isola e continue proteste dei trasportatori vittime della grave situazione che si è venuta a determinare. Per quanto sopra, stante lostato di agitazione della popolazioneche manifesta progressiva insofferenza per la situazione che si è venuta a determinare e poiché nessuna soddisfacente soluzione è emersa dalle interlocuzioni avute sino ad ora, se non quella di rinunciare ai collegamenti integrativi in buona parte sostitutivi di quelli essenziali, si chiede all’On.lePresidente della Regione di voler attivare la procedura per lo stato di emergenza, al fine di poter gestire l’attuale stato di crisi e scongiurare ulteriori danni anche in considerazione che a breve le frequenti condizioni meteo marine avverse aggraveranno la già critica situazione.