Emigrazione, continua la fuga dalla Sicilia. Il 32% sceglie la Lombardia

Istatlo chiarisce ancora: continua lafugadei siciliani dallaSicilia, soprattutto segiovanielaureati. In valori assoluti la Sicilia è laseconda regione d’Italiacon più emigrazione, e la destinazione preferita è una città delNord Italia. Archiviato il periodo Covid-19 in tutta Italia sono ripresi gli spostamenti tra le regioni e secondo idati statisticiilMezzogiornoha perso più di168 mila giovani laureati, emigrati nel Settentrione, che così compensa gli addi provocati dallemigrazioni interneverso le regioni europee vicine. Chi lascia l’Italia per stabilirsi all’estero sceglie ancora laGermania,Gran Bretagna,Svizzera,FranciaeSpagna. Leggi anche –Aree interne, il “decalogo” di Cgil e Cna Sicilia per contrastare lo spopolamento C’è una provincia siciliana tra i territorimeno attrattività in Italiaed èCaltanissetta. Non un dato “isolato”, ma contestualizzato in un quadro in cui tutto il Mezzogiorno non attira gli italiani che vogliono spostarsi dalterritorio di origine. Discorso diverso per il Nord e il Centro. Il Nord Est è lazonapiù attrattivadel Paese, con un tasso migratorio medio annuo del +2,4 per mille nel biennio 2022-2023, sostenuto anche dall’Emilia-Romagna(+3,6 per mille). Nel Nord-ovest, iltasso migratorio medioè invece del +1,8 per mille, grazie allaLombardia(+2 per mille). IlCentroregistra un tasso migratoriopositivoma più contenuto (+0,6 per mille), mentreSud e Isolemostrano, appunto,tassi migratori negativi(-3,5 e -2,7 per mille rispettivamente). In base ai dati Istat sono particolarmente alti i tassi negativi inBasilicata(-5,7 per mille),Calabria(-5,3 per mille), Molise (-4,4 per mille) eCampania(-4 per mille). A livello sub-regionale, le province meno attrattive sono appuntoCaltanissetta(-7,1 per mille),Reggio di Calabria(-6,7 per mille) eCrotone(-6,3 per mille). All’opposto,Paviaha il più alto tasso migratorio interno (5,1 per mille), seguita daBolognaeFerrara. Leggi anche –Ragusa “città universitaria” con due nuovi corsi di laurea. Tutti i numeri Ancora secondo i dati sull’emigrazione diffusi da Istat, lamobilità internain Italia rimane stabile, con il60% degli spostamentiche avvengono dentro la provincia, il10%entro la regione e il30%verso un’altra regione, come nel caso della Sicilia. DalMezzogiornol’emigrazione si spostaverso ilCentro Nord, dovesono stati registrati253mila trasferimenti di residenza, con una perdita netta di129 mila residentiper il Sud e la Sicilia. LaCampaniaè la regione con ilmaggior numero di cancellazioni(28,8%), seguita daSicilia(24,1%) ePuglia(18%). Il31,8% dei sicilianisceglie laLombardia, il 15,3% l’Emilia-Romagna, il 10,9% ilVeneto, il 10,4% ilLazio, il 21,1%“altre regioni del Nord”, registra Istat. LaCalabriaha iltasso di emigratorietàpiù alto (9 per mille), mentre nelle provinceCrotoneraggiunge 11,5 per mille.Bolognaè la provincia centro-settentrionale più attrattiva, 6,7 per mille. Non ci sono dati specifici sull’emigrazione dalla Sicilia di chi ha un alto titolo di studio, ma resta centrale un altro dato diffuso da Istat a livello nazionale:quattro giovani emigrati italiani su dieci hanno almeno unalaurea. Il trasferimento di residenza all’estero, secondo i dati statistici, è una scelta per acquisire conoscenze, esperienze di studio olavoroe migliorare le opportunità di crescita economica e personale. Negli ultimi dieci anni igiovani italianiche sono emigrati sono aumentati, con pochi rientri in patria. Dal 2013 al 2022, oltreun milione di giovani ha lasciato il paese, di cui 352 mila tra i 25 e i 34 anni.132 mila di questi erano laureati. Nello stesso periodo, 104 mila giovani della stessa fascia d’età è rientrato, con 45 mila laureati, facendo registrare unaperdita netta di 87 mila giovani laureati. Nel 2022, gliespatri di giovanilaureati sonoaumentatidel 23,2% rispetto al 2021, mentre irientrisonodiminuitidel 18,9%. Con un saldo migratorio negativo di 12 mila laureati. Le destinazioni preferite sono i paesi europei, con la Germania in testa seguita da Regno Unito, Svizzera, Francia e Paesi Bassi. Leggi anche –In Sicilia “a spasso” un laureato su due. I dati dei Consulenti del lavoro IlMezzogiornoha perso complessivamente più di 168 mila giovani laureati. Secondo Istat, laLombardiane ha avuto il maggior guadagno netto, acquisendo57 mila giovaninonostante una perdita di 16 mila verso l’estero. L’Emilia-Romagnane ha guadagnati 29 mila. In termini relativi, proprioEmilia-RomagnaeLombardiahanno i tassi migratori positivi più alti (+0,7 e +0,6 per mille), mentreBasilicataeCalabriahanno i tassi negativi più elevati (-1,2 per mille ciascuna). LaCampaniaha registrato lamaggiore perdita a Sudcon 46 mila giovani emigrati, laSiciliaregistra laquinta maggiore perdita(-0,7 per mille): ilaureati sicilianisi spostano più verso le altre regioni che verso l’estero. A livello nazionale, itrasferimenti interni– spiega Istat – compensano questi spostamenti, ma solo per Nord e Centro, che hanno attratto rispettivamente oltre 125 mila giovani laureati e 13 mila giovani dal Mezzogiorno.