Sicilia, sospeso il vice presidente Sammartino. È accusato di corruzione
Il vice presidente della Regione siciliana, LucaSammartino, è stato sospeso dai pubblici uffici. Il sindaco diTremestieri Etneo, SantiRando, è stato arrestato. Sono due eclatanti effetti dell’operazioneantimafiaeanticorruzione“Pandora”, condotta stamane da un centinaio diCarabinieridel comando provinciale di Catania, impegnati ad eseguire un’ordinanza di misura cautelare del gip etneo nei confronti di 11 persone. Tra queste esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori diCataniaePalermo. Sono tutti accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Con l’accusa di istigazione allacorruzione, è finito agli arresti domiciliari anche l’oppositore politico del sindaco Rando, MarioRonsisvalle, divenuto poi suo alleato. Per il vice presidente della Regione,Sammartino, che è anche assessore all’Agricoltura ed era appena rientrato dal Vinitaly di Verona, il gip ha disposto la sospensione per un anno dai pubblici uffici, con l’accusa di corruzione aggravata. Come hanno spiegato gliinvestigatori, nell’ambito di una strategia dei vertici comunali tesa aneutralizzareogni forma di opposizione politica, a Tremestieri Etneo sarebbe emerso un “accordo corruttivo” con lo storico consigliered’opposizioneMario Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori del sindacoRandoper le amministrative del 2021. In particolare, Ronsisvalle, titolare di unafarmaciaa Tremestieri, anche grazie all’intervento diSammartino, principale referente politico del primo cittadino, all’epoca dei fatti deputato all’Assemblea regionale siciliana, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero dellefarmaciepresenti nella pianta organicacomunale. In cambio ci sarebbe stato un sostegnoelettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto daSammartino. Il blitz deiCarabinieriarriva dopo appena due giorni da un’altra corposa operazione nel Catanese, intitolata “Athena” e che vede indagate 56 persone. Tra queste il sindaco di Paternò, AntoninoNaso, un ex consigliere ed assessore, PietroCirino, e l’attuale assessore SalvatoreComis. L’ipotesi di reato è discambio elettoralepolitico-mafioso. Si presume ci possano essere state delle infiltrazioni nel voto delle ultime amministrative aPaternò, con un “aiuto” da parte del gruppo Morabito-Rapisarda, riconducibile al clan Laudani diCatania. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto IgnazioFonzoe dai sostituti TizianaLaudanie AlessandraTasciotti. Le indagini, condotte dai Carabinieri della compagnia diPaternò, hanno fatto rilevare anche interessi da parte delle organizzazioni criminali sulleastegiudiziariedi immobili nelle province di Catania e Siracusa. Alle ore 15 la presidenza della Regione siciliana comunica che “Luca Sammartino ha rassegnato le proprie dimissionidalle cariche diassessore all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea e di vice presidente del governo regionale. Lefunzioni ad interim dell’assessorato sono state assunte direttamente dal presidente della Regione Renato Schifani, il quale con successivo decreto provvederà alla nomina del nuovo vice presidente della giunta”.