Sicurezza sul lavoro, la manifestazione Cgil e Uil a Palermo

Manifestazioni, flash mob, presidi nelle principali città e in luoghi emblematiciper la sicurezza sul lavoro, con la manifestazione principale a Palermo. In piazza edili, di forestali, marittimi e portuali, metalmeccanici, lavoratrici e lavoratori di tutti i settori privati. Così laSiciliaha risposto allamobilitazione nazionale indetta da Cgil e Uilper la sicurezza nei luoghi di lavoro, per un nuovo modello di fare impresa, per la riforma fiscale. Una protesta ancora più forte e dalsapore amaro dopo la tragedia di Suviana. “Si ha sempre la sensazione di non avere fatto in tempo quando si piangono i morti”, dice il segretario generale della Cgil Sicilia,Alfio Mannino. “Non è degna di un Paese civile- affermaLuisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia- la strage nei cantieri, nei campi, nelle fabbriche”. Eppure Cgil e Uil siciliane, assieme alle confederazioni nazionali portano avanti la battaglia per la salute e la sicurezza sul lavoro da molto tempo. “Ma le risposte tardano ad arrivare anche qui in Sicilia”, dicono Mannino e Lionti che oggi sono alla manifestazione che si tienedavanti alla Presidenza della Regionesiciliana, per rimarcare inadempienze e ritardi del governo siciliano, in tema di ispettori del lavoro, ad esempio,  ma non solo. E a sostegno delle richieste che Cgil e Uil portano sul tavolo del governo nazionale. Contrasto allacrescente precarizzazione del lavoro, lotta contro illavoro irregolare,controllo in appalti e subappalticon l’applicazione del codice degli appalti pubblici anche a quelli privati,divieto del subappalto a cascatasulla cui strada i diritti e la sicurezza dei lavoratori sono la prima cosa a venire meno, formazione: queste le principali richieste dei sindacati che chiedono anche una patente a punti per le imprese, in modo da sanzionare quelle scorrette. “Siamo in piazza noi di Cgil e Uil, in Sicilia come altrove- sottolinea Lionti perdifendere la civiltà del lavoro. Non è degna di un Paese civile la precarizzazione selvaggia dell’occupazione, che cresce ogni giorno travolgendo tutte e tutti, trasformando lavoratrici e lavoratori in fantasmi”.”Adesso, basta con certa politica, muta mai, sorda e cieca sempre”, afferma Lionti. Aggiunge Alfio Mannino, segretario della Cgil Sicilia: “La legalità è un punto chiave per la sicurezza sul lavoro. La nostra battaglia contro il lavoro nero e lo sfruttamento proseguirà dunque, così come  quella contro la precarizzazione del lavoro. Ma c‘è anche il tema dei controlli su cui la regione non può continuare a soprassedere. Servono più ispettori del lavoro per garantire controlli a tappeto”. Negliultimi 4 anni in Siciliac’è stato unincidente mortale sul lavoro ogni 4 giorni. Gli ispettori del lavoro sono 49, più trenta a termine e con mansioni ridotte. “Le bugie- afferma Luisella Lionti- hanno le gambe corte tanto a Palermo quanto a Roma: parlano di risultati straordinari e magnifici progressi mentre si continua a morire sul lavoro, mentre sempre più persone rinunciano alle cure mediche per ragioni economiche, mentre sempre più persone sono costrette a subire i ricatti di imprenditori che non meritano di essere chiamati tali. Adesso basta”. “Lepolitiche di questo governo nazionale– afferma Alfio Mannino-hanno il fiato cortoquando non sono addirittura dannose per i cittadini e le cittadine e noi non ci fermeremo”. Cgil e Uil saranno di nuovo in piazza infatti il 20 aprile per il diritto alla salute e ancora per il diritto a lavorare in sicurezza.