Aerolinee siciliane non chiude, anzi rilancia. “Il caro voli lo risolviamo da soli”
“Chiudere l’esperienza o rilanciarel’idea di una compagnia aerea dei siciliani che sia attenta alle esigenze specifiche delle isole siciliane”. L’assemblea dei soci diAerolinee sicilianeha deciso per la seconda opzione. Erano circa cento, in rappresentanza della maggioranza assoluta del capitale sociale, a Caltagirone lo scorso 2 marzo al Centro Studi Sturzo di via degli Studi. Secondo ilportavoce della società Claudio Melchiorrei soci di Aerolinee Siciliane hanno deciso per la prosecuzione dell’attività “perché hanno in testa che il problema del caro voli se lo devono risolvere da soli“. L’idea della compagnia è sempre quella del 2020, ovvero mettere insieme un “azionariato popolare” per fare gli interessi dei viaggiatori siciliani. Finora però “il Covid, poi le difficoltà conl’aeroporto di Comisoe poiquelle con l’aeroporto di Catania, ci hanno fermato”. Tutti problemi che non sembrano avere limato la voglia di andare avanti. Anzi, i promotori rilanciano e afferman che questi quattro anni non sono trascorsi invano. “Noi, a differenza di altri che vivono grazie ai contributi, abbiamo il know-how per fare una compagnia che anche senza contributi possa contrastare ilcaro voli“, afferma Melchiorre. Leggi anche –Sei cose da sapere e sei domande su Aerolinee Siciliane Nella riunione di sabato la società ha deliberato “un aumento di capitale di due milioni di euro“. Si tratta, come spiega Melchiorre, “di una proposta che apread altre mille sottoscrizioni, ma innanzitutto è riservata aisoci esistenti, a oggi 170“. Il capitale sociale versato è “di374 mila euro, cifra che comunicheremo alla Camera di Commercio, dove attualmente risultanoin visura 176 mila euro“. Al momento della fondazione della compagnia, a gennaio 2020, l’obiettivoera di 10 milioni di euro. A oggi la cifra raccolta è quindi insufficiente per poter tradurre sul mercato le ambizioni difar volare gli aerei con la “trinacria” nella livrea, come ammette Melchiorre. Ma è abbastanza per riaprire concretamente le prospettive. Quando? “non prima dell’anno prossimo, anche perché con la crisi di Boeing con i 737 e di Airbus con gli a330 non è facile avere un aereo.Useremo il 2024 per comunicare ancora e megliola nostra idea di una compagnia area siciliana”, prosegue Melchiorre. E, sempre secondo quanto stabilito all’assemblea con i soci, lo farà con una opzione che dovrebbe permettere di attirare capitali imprenditoriali. “Abbiamorimosso una regolache avevamo fin dalla fondazione di Aerolinee siciliane quattro anni fa, ovvero illimite al 5 per cento nelle quote“. Resta però, sottolinea “uncapitale sociale intonso, e sfido qualunque società dopo quattro anni a poter dire lo stesso. Abbiamo deciso che finché non ci sarà un nostro aereo in volo non ci pagheremo nemmeno gli stipendi”. Leggi anche –Sicilia, torna il volo diretto Palermo-New York. “Ricadute positive sull’economia” Claudio Melchiorre, un passato da manager aziendale e soprattutto nel mondo del consumerismo (a oggi presiedeMEC, Movimento europeo elettori consumatori) ha sottolineato come, nonostante le difficoltà, i quattro anni non siano comunque passati invano. “Abbiamo lavorato tanto, e anche contro poteri inesperti della politica siciliana. Finora è stato difficile, ma insistiamo”. Dure, del resto, le critiche da parte di Aerolinee siciliane alla scelta della Regione di elargire un contributo contro ilcarovoli, “non meno di 50 milioni di euro.Con quei soldi noi avremmo una flotta da 15 aerei“, afferma. “Nello scorso anno, nonostante la secretazione dei dati e il rifiuto di rispondere alle richieste di accesso agli atti, da parte degli enti pubblici e degli aeroporti siciliani sono stati distribuiti questi contributi alle compagnie aeree, specie low cost, e senza controparte. Il risultato è stato un’ulteriore distorsione del mercato che ha prodotto un nuovo aumento dei prezzi dei biglietti aerei, praticamente raddoppiati in un anno. Le previsioni per i periodi dialta stagione parlano di una media di 300 euro a tratta“. Nonostante questo “non siamo contro la politica, non siamo contro nessuno. Siamo a favore dei siciliani, e di un dialogo. Dobbiamo convincere, ed è quello che faremo nel 2024″. Leggi anche –Sconto voli in Sicilia, Ryanair: “Fa solo aumentare i prezzi”. Compagnie al Mimit I soci, nella seduta di giorno 2, hanno eletto all’unanimità anche un nuovo Consiglio di Sorveglianza, che secondo lo statuto in logica di “società duale” è l’organo che a sua volta nominerà la governance, ovvero il Consiglio di Gestione. Il nuovo Consiglio di Sorveglianza è composto daLeonardo Licitra(giàpresidente diSicindustria Ragusa), in rappresentanza delle imprese, daLuigi Crispino(già in passatofautore di “Air Sicilia” e socio in “Wind Jet“) in rappresentanza dei soci individuali, daGiacomo Guasone(FIFO Sanità ConfcommercioSicilia) in rappresentanza dellafondazione Air Sicilia, daGesualdo Di Benedettoin qualità di presidente dellaCooperativa Piccoli Azionisti, daCinzia Pirronelloin qualità diconsigliere indipendente. I prossimi passaggi saranno l’elezione del presidente del Consiglio di Sorveglianza e lanomina del nuovo Consiglio di Gestione.Luigi Crispino, presidente uscente del Consiglio di Gestione, ha annunciato chenon avrà più ruoli operativi: “La scelta è obbligata, perché la società ha bisogno di manager più giovani. Questo non vuol dire che mancherà il mio apporto che anzi aumenterà, sul piano finanziario”, ha dichiarato.Elio Guastella, presidente uscente dal vecchio Consiglio di Sorveglianza, ha confermato, nel corso dell’assemblea, l’interesse diSisac SpA, dalla quale è stato delegato, “per il futuro di Aerolinee Siciliane e per l’irrobustimento del tessuto produttivo siciliano”.