Gli aeroporti volano troppo bassi nelle spese per impianti e manutenzioni

Aeroporti: in impianti, manutenzioni, sicurezza non si spende.Gli investimentinon decollano. Dopol’incendioche ha bloccato per 20 giorni l’aeroporto di Cataniae messo in ginocchio tutto il sistema aeroportualesiciliano, ci si chiede se lespese effettuatedalle società di gestione per tenere inefficienza le strutturee gliimpiantisiano effettivamente adeguate alle necessità. Una prima risposta la si trova nel recentereport dell’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac)dedicato agliinvestimentinegli aeroporti italiani. Il rapporto prende in esame ipiani pluriennali, cioè il programma tracciato dai gestori e misura lapercentuale di realizzazioneraggiunta. Nel dettaglio si trovano due voci significative: “reti e impianti” e “manutenzione straordinaria“, che offrono una panoramica su quanto sia stato concretamente realizzato nell’ultimo anno preso in esame, il 2022, perriqualificareedifici,rinnovareimpianti elettrici eammodernare, per esempio e tra le varie cose, gli impianti antincendio e le altre dotazioni che contribuiscono alla sicurezza di tutte le parti dello scalo. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania: costa 40 milioni al dì. Dubbi sulla manutenzione Tra i39 aeroporti monitorati, soloNapoliha speso il 55 per cento delle somme previste in reti e impianti: due milioni di euro sui 3,8 previsti.Bolognaha speso il 42 per cento (quasi 1,8 milioni di euro sui 4,2 pianificati),Bariha raggiunto il 28 per cento (572 mila euro sugli oltre due milioni del Piano) eMilano Linateha speso quasi 600 mila euro sui 2,5 milioni di euro previsti. Tutti gli altri non sono andatioltre il 20 per centoe in qualche caso questa voce di spesa ha fatto registrare esborsi veramenteirrisori. Catania è ferma allo0,2 per cento: ha rendicontato investimenti per102 mila eurosui 22 milioni di euro previsti. Per quanto riguarda lamanutenzionestraordinaria degli aeroporti, anche stavolta figuraBaricon ben il 93 per cento degli interventi realizzati, per 632 mila euro sui 680 mila euro previsti. Il secondo posto va aTrevisoche è stato in grado di spendere nel 2022 oltre 1,3 milioni di euro, il 58 per cento dei 2,3 milioni di euro pianificati.Genovaspende il 40 per cento,Palermoil 36. Tutti gli altri? Nessuno supera il 31 per cento e la media in generaleresta bassa. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania: cosa fare è scritto nel Piano di emergenza Le voci prese finora in esame riguardano lesole spese del 2022. La pianificazione degli investimenti aeroportuali, però, si estendesu più annie riguardatuttele attività infrastrutturali del gestore. Ad esempio iparcheggi, la viabilità, i terminal, la tutelaambientale, le forniture. Ogni aeroporto ha un suo piano di investimenti che viene sottoposto a una procedura diapprovazioneda parte di Enac. Alcune strutture non hanno ancora un proprio piano degli investimenti. Quelle che ne hanno uno, nella maggior parte dei casinon l’hanno attuatodel tutto. SoloCagliariha raggiunto una percentuale di realizzazione degli investimenti totale (hanno speso anche più del previsto, il101per cento), mentreMilano MalpensaeNapolisono vicini alla meta, con il 97 per cento.Salernoè arrivato all’83 per cento,Milano Linateall’82 per cento. In Sicilia,Palermoè al 40 per cento del suo piano 2020-2023 da 71 milioni di euro.Cataniaal 35 per cento del Piano 2017-2022 da 144 milioni di euro, mentre è in elaborazione un nuovo Piano 2023-2025. Ilmasterplandelloscalo etneo, cioè la pianificazione estesa fino al 2030, un corposo programma con cui si vuole raggiungere la vetta dei 14 milioni di passeggeri annui dagli attuali dieci milioni, vale quasi600 milioni di euro. È stato approvato da Enac e sta seguendo laproceduraper la Valutazione d’impatto ambientale (Via).