Zes Sicilia Orientale, Confindustria etnea: “Forte interesse degli investitori”

Incentivi fiscali sotto forma di credito di imposta fino a cento milioni di euro,  agevolazioni finanziarie, semplificazioni burocratiche. Sono questi i principali vantaggi di cui potranno usufruire gli investitori che punteranno sulla Zona economica speciale della Sicilia orientale. Un’area estesa circa 3.600 ettari, che racchiude il porto e la zona industriale di Catania, toccando i poli produttivi di Augusta, Gela, Milazzo e Messina. Potenzialità e progetti di sviluppo della Zes sono stati gli argomenti al centro dell’incontro tra il neo commissario Alessandro Di Graziano e il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco. Leggi anche –Zes, dal decreto di riparto del Pnrr in arrivo 100 milioni per la Sicilia “Un primo colloquio importante”, ha spiegato il presidente degli industriali etnei, “per manifestare la nostra piena disponibilità ad una collaborazione strutturata con l’ufficio del neo commissario, che nei prossimi mesi avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo delle politiche di attrazione degli investimenti nella nostra area. Come associazione, potremo svolgere un’azione di supporto qualificata alle imprese già insediate che intendono ampliare le loro attività, ma faremo anche da ponte di collegamento con i nuovi investitori nazionali ed esteri che hanno già espresso forte interesse a creare nuovi insediamenti produttivi”. Leggi anche –Pnrr, decontribuzione e Zes per non perdere le opportunità di sviluppo Da parte sua, il commissario Di Graziano, condividendo l’importanza di una sinergia concreta con il sistema associativo,  ha tracciato alcuni degli obiettivi da perseguire: integrazione logistica delle infrastrutture di collegamento, impulso ai sistemi retroportuali, possibile creazione di una zona franca doganale per facilitare il flusso delle merci. Il tutto, nell’ottica di dare vita ad una piattaforma logistica capace di intercettare l’espansione dei traffici nel bacino del Mediterraneo. Intanto, per la Zes della Sicilia orientale, tra le misure già previste dal Recovery Plan, figurano 54 milioni di euro destinati ad opere di connessione riguardanti l’interporto di Catania, i porti di Augusta, Gela, Riposto e Sant’Agata di Militello.