Conto corrente cointestato: la TRAPPOLA che rovina coppie e famiglie | Questo codice lo ignorano in tanti

Conto corrente

Conto corrente cointestato: pro e contro - pexels - focusicilia

Dentro i problemi del conto corrente cointestato: ecco una trappola da evitare accuratamente, per non ritrovarsi all’asciutto

Il conto corrente cointestato è una soluzione che in molti scelgono per la gestione delle finanze in coppia o in famiglia. È comodo, semplifica la gestione delle spese comuni, ma nasconde delle insidie che, se ignorate, possono trasformarsi in una vera e propria trappola.

Il principale vantaggio del conto cointestato è la sua semplicità. Entrambi i titolari possono accedere al conto, depositare e prelevare denaro, e gestire le spese senza la necessità di trasferire continuamente fondi tra conti separati.

È particolarmente utile per le coppie che condividono il budget familiare, pagano mutui, bollette e altre spese ricorrenti. Un altro beneficio è la trasparenza, dal momento che entrambi possono tenere traccia delle entrate e delle uscite.

Tuttavia, accanto a questi benefici, ci sono degli svantaggi non indifferenti. La condivisione totale può portare a incomprensioni e conflitti se non c’è una comunicazione chiara e un accordo sulla gestione del denaro.

Massima fiducia

Ad esempio, uno dei due potrebbe fare un acquisto importante senza consultare l’altro, creando tensioni. Ma c’è una trappola ancora più grande, legata a un dettaglio spesso ignorato. La vera insidia del conto cointestato si nasconde nella sua natura stessa.

Tutti i cointestatari del conto in questione hanno pieno accesso all’intero saldo, non solo alla loro parte teorica. Il rischio principale è che uno dei titolari possa svuotare il conto in qualsiasi momento, senza il consenso o la conoscenza dell’altro. Ma se la massima fiducia non basta?

Prelievo bancomat
Ognuno dei cointestatari può prelevare soldi dal conto corrente – pexels – focusicilia

Il rischio c’è

Poniamo il caso che uno dei due decida, per un motivo o per l’altro, di prelevare tutti i soldi presenti sul conto. Non ha bisogno di chiedere il permesso, né di giustificarsi. Può semplicemente farlo, lasciando l’altro a mani vuote.

Questo scenario, purtroppo, è più comune di quanto si pensi e può accadere in seguito a una crisi di coppia, a una rottura improvvisa, o semplicemente per un atto di irresponsabilità. La mancanza di un controllo reciproco su ogni singola operazione rende il conto cointestato un terreno fertile per azioni impulsive o malevole, con conseguenze devastanti per l’altra persona e per la famiglia. Che si fa? Per chi sceglie il conto cointestato, c’è un modo, però, per evitare questa trappola ed è legato alla firma congiunta: richiederà sempre l’autorizzazione di tutti i titolari per ogni singola operazione, sia essa un prelievo o un bonifico. Nessuno può agire di testa propria, nessuno può togliere un qualcosa all’altro, senza che lui lo sappia.