Busta paga, da domani i tuoi straordinari valgono il DOPPIO | Il Governo spiazza tutti: a ottobre si stappa lo spumante

Soldi con documenti - Pexels - focussicilia.it
Finalmente una notizia che può risollevare gli animi: l’esecutivo è già al lavoro per la nuova manovra e ha in serbo qualcosa di interessante.
Si tratta solo di indiscrezioni, per ora, ma più fonti parlano di una nuova manovra che, una volta approvata ed entrata in vigore, potrebbe essere una manna dal cielo per tanti contribuenti.
Non è un mistero il fatto che in Italia il peso fiscale sui lavoratori – dipendenti e liberi professionisti – sia particolarmente pesante, ma è proprio su questo che il governo Meloni starebbe lavorando.
C’è chi vorrebbe pagare di meno per dare nuova linfa vitale al proprio potere d’acquisto (fortemente penalizzato per via dell’inflazione), e il team di governo potrebbe fare qualcosa in questo senso.
L’idea è quella di una flat tax che preveda meno tasse sugli straordinari, ma non solo.
Tassa unica: un sogno che si avvera
Quando si parla di straordinari, giorni festivi e lavoro notturno, nel contesto lavorativo, non c’è sempre chiarezza su cosa succede in fase di dichiarazione dei redditi. Questi vengono tassati con Irpef ordinaria e su questi viene applicata un’aliquota che cambia in base al reddito del contribuente. Le percentuali in questo caso possono andare da un minimo del 23% a un massimo del 34%. Non proprio noccioline.
Ma non è finita perché a rincarare la dose ci pensano anche le Regioni e i Comuni, con le loro addizionali. Tutto questo si traduce in entrate piuttosto risicate nelle tasche del lavoratore quando si tratta di dover fare degli straordinari, festivi o notturni. Ma il Governo di Centrodestra, già al lavoro per la prossima legge di Bilancio, vorrebbe introdurre una nuova flat tax con un’aliquota sostitutiva particolarmente bassa.
Meno tasse, più guadagni
Come abbiamo detto inizialmente, si tratta solamente di ipotesi, ma questo non vuol dire che non si possano avverare. La soglia più probabile potrebbe infatti essere quella del 5%, come avviene per esempio per i premi di produttività. L’alternativa potrebbe invece virare sul 10-15%, un po’ più alta ma comunque soddisfacente rispetto ai numeri enormi che abbiamo visto prima.
Non è poi escluso che si possa parlare anche di un tetto massimo sugli straordinari per quanto riguarda il limite di reddito. Una clausola che escluderebbe una quota di guadagno dall’aliquota normale, fino ad una soglia precedentemente definita.